Del cap. IX del Principe si propone una lettura che, prendendo le mosse dall’ampio dibattito su di esso, e in particolare dal dissidio interpretativo legato ai nomi, rispettivamente, di Gennaro Sasso e di Paul Larivaille, propone un’originale interpretazione unitaria di tutto il blocco di capitoli del trattato dedicati alla “innovazione” (VI-IX), e in generale si propone come base per una rilettura dell’intero opuscolo. Dopo aver dimostrato, sulla scorta di Larivaille, come il cap. IX, lungi dall’essere il modello esemplare del principato nuovo, sia un caso limite di esso, in quanto ancora legato da un rapporto di sostanziale continuità al vecchio potere, si formula, su questa base, una riproposizione di alcune tra le nozioni-chiave del Principe – amicizia del popolo, armi proprie – attorno alla nozione di “forzare” come, allo stesso tempo, capacità di imporre in modo extra-costituzionale una innovazione rispetto al potere dato, disponibilità di forze armate da rivolgere sia contro il potere istituito, sia contro il popolo, e dimostrazione della virtù del principe nuovo. La centralità del “forzare” nel cap. IX e nell’intero blocco dei capitoli sull’innovazione spiega il perché delle anomalie strutturali disseminate in questo segmento del trattato (come la non corrispondenza degli “esempli” rispetto ai “casi”) e si proietta, più in generale, nell’uso necessariamente impreciso di termini fondamentali come “virtù” e “armi proprie”, che significano sia il legame politico tra principe e popolo, sia l’assoluta indipendenza del primo dal secondo.

L’aporia del “principato civile”. Il problema politico del “forzare” in “Principe”, IX

FROSINI, FABIO
2005

Abstract

Del cap. IX del Principe si propone una lettura che, prendendo le mosse dall’ampio dibattito su di esso, e in particolare dal dissidio interpretativo legato ai nomi, rispettivamente, di Gennaro Sasso e di Paul Larivaille, propone un’originale interpretazione unitaria di tutto il blocco di capitoli del trattato dedicati alla “innovazione” (VI-IX), e in generale si propone come base per una rilettura dell’intero opuscolo. Dopo aver dimostrato, sulla scorta di Larivaille, come il cap. IX, lungi dall’essere il modello esemplare del principato nuovo, sia un caso limite di esso, in quanto ancora legato da un rapporto di sostanziale continuità al vecchio potere, si formula, su questa base, una riproposizione di alcune tra le nozioni-chiave del Principe – amicizia del popolo, armi proprie – attorno alla nozione di “forzare” come, allo stesso tempo, capacità di imporre in modo extra-costituzionale una innovazione rispetto al potere dato, disponibilità di forze armate da rivolgere sia contro il potere istituito, sia contro il popolo, e dimostrazione della virtù del principe nuovo. La centralità del “forzare” nel cap. IX e nell’intero blocco dei capitoli sull’innovazione spiega il perché delle anomalie strutturali disseminate in questo segmento del trattato (come la non corrispondenza degli “esempli” rispetto ai “casi”) e si proietta, più in generale, nell’uso necessariamente impreciso di termini fondamentali come “virtù” e “armi proprie”, che significano sia il legame politico tra principe e popolo, sia l’assoluta indipendenza del primo dal secondo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/1881803
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