L'articolo affronta l'analisi delle performance culturali e della loro funzione a partire dall'opera di Michel Serres e in particolare attraverso i concetti di mélange, fluido, parassita. Rituali, danze, preghiere e cerimonie liturgiche, feste religiose e civili, teatro, manifestazioni sportive e musicali, incontri pubblici, spettacoli, film e prodotti televisivi, eventi in rete... sono tutti eventi collocabili nel continuum delle attività performative e legati insieme da un'origine comune. Forme che possono essere osservate attraverso la natura fluida e nel mélange di elementi che le caratterizza rimandando con Serres alla funzione originaria dell'immaginario: la metabolizzazione del furore originario, matrice del collettivo, e dei drammi sociali da cui la performance stessa origina. Su queste basi è possibile allora osservare le forme evolutive della performance che assimilando linguaggi, forme ed estetiche contemporanee rimandano tuttavia agli arcaismi della performance e alla sua funzione: dalla violenza trasferita sui canali innocui della sfida sportiva, ai quiz televisivi e alla body art incentrata sull'idea sacrificale dell'artista. Tutti processi nei quali lo spettatore sperimenta la qualità riflessiva della performance ed è incluso come terzo escluso, cioè appunto come parassita nei termini di Michel Serres.

Furore. Performance culturali e metabolizzazione della violenza

GEMINI, LAURA
2002

Abstract

L'articolo affronta l'analisi delle performance culturali e della loro funzione a partire dall'opera di Michel Serres e in particolare attraverso i concetti di mélange, fluido, parassita. Rituali, danze, preghiere e cerimonie liturgiche, feste religiose e civili, teatro, manifestazioni sportive e musicali, incontri pubblici, spettacoli, film e prodotti televisivi, eventi in rete... sono tutti eventi collocabili nel continuum delle attività performative e legati insieme da un'origine comune. Forme che possono essere osservate attraverso la natura fluida e nel mélange di elementi che le caratterizza rimandando con Serres alla funzione originaria dell'immaginario: la metabolizzazione del furore originario, matrice del collettivo, e dei drammi sociali da cui la performance stessa origina. Su queste basi è possibile allora osservare le forme evolutive della performance che assimilando linguaggi, forme ed estetiche contemporanee rimandano tuttavia agli arcaismi della performance e alla sua funzione: dalla violenza trasferita sui canali innocui della sfida sportiva, ai quiz televisivi e alla body art incentrata sull'idea sacrificale dell'artista. Tutti processi nei quali lo spettatore sperimenta la qualità riflessiva della performance ed è incluso come terzo escluso, cioè appunto come parassita nei termini di Michel Serres.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/1882326
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