Con le elezioni legislative del 16 maggio 2009 la presenza degli islamici nel parlamento del Kuwait subisce un duro colpo (da 26 seggi a 16 seggi), mentre 4 donne siedono per la prima volta nell’assemblea unicamerale del paese (di complessivi 50 membri eletti). Lo storico ingresso di deputati donne avviene esattamente quattro anni dopo l’emendamento alla legge elettorale del 1962 con il quale si sono riconosciuti i pieni diritti politici alle kuwaitiane (16 maggio 2005). In Kuwait, per molti aspetti, la cittadinanza appare definita in termini di accesso ai servizi di welfare più ancora che ai diritti politici; e secondo alcuni osservatori il Kuwait rientrerebbe fra quegli Stati in cui particolari sistemi di welfare (e soprattutto di accesso al welfare) contribuiscono alla genesi di processi di etnicizzazione e all’affermarsi di etnopolitiche. In Kuwait, come altrove, un medesimo tormento identitario appare alimentato sia dalle tensioni neopatriarcali e religiose che mirano a conservare il ruolo subordinato delle donne, sia dalle enormi questioni sociali ed economiche aperte dall’immigrazione.

“Our democracy is walking on two legs”. Storiche elezioni politiche in Kuwait

MEDICI, ANNA MARIA
2009

Abstract

Con le elezioni legislative del 16 maggio 2009 la presenza degli islamici nel parlamento del Kuwait subisce un duro colpo (da 26 seggi a 16 seggi), mentre 4 donne siedono per la prima volta nell’assemblea unicamerale del paese (di complessivi 50 membri eletti). Lo storico ingresso di deputati donne avviene esattamente quattro anni dopo l’emendamento alla legge elettorale del 1962 con il quale si sono riconosciuti i pieni diritti politici alle kuwaitiane (16 maggio 2005). In Kuwait, per molti aspetti, la cittadinanza appare definita in termini di accesso ai servizi di welfare più ancora che ai diritti politici; e secondo alcuni osservatori il Kuwait rientrerebbe fra quegli Stati in cui particolari sistemi di welfare (e soprattutto di accesso al welfare) contribuiscono alla genesi di processi di etnicizzazione e all’affermarsi di etnopolitiche. In Kuwait, come altrove, un medesimo tormento identitario appare alimentato sia dalle tensioni neopatriarcali e religiose che mirano a conservare il ruolo subordinato delle donne, sia dalle enormi questioni sociali ed economiche aperte dall’immigrazione.
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