Negli studi sull’imprenditorialità femminile ampio spazio è stato dedicato all’accesso al credito. Diverse ricerche confermano inoltre l’esistenza di significative differenze tra la composizione dei finanziamenti delle imprese maschili e femminili. Queste ultime infatti: avviano la propria attività con un capitale più basso e, anche nelle fasi successive, utilizzano finanziamenti di entità minore rispetto alle imprese maschili; ricorrono prevalentemente alle risorse personali, della famiglia e degli amici per finanziare la propria attività e sono meno indebitate. Riguardo alle cause di tali differenze, tuttavia, non sono emerse spiegazioni univoche e condivise, e le ricerche sull’argomento forniscono risultati talvolta divergenti. Diversi sono inoltre gli studi che dimostrano hanno molte difficoltà nell’accesso al credito, anche se diverse ricerche dimostrano che le loro richieste di finanziamento hanno una probabilità non diversa da quella degli uomini di essere accettate. In questo quadro si inserisce la ricerca presentata in questo volume, la quale si propone di approfondire l’analisi del rapporto banche – imprenditrici, per comprendere le percezioni femminili nei riguardi dell’accesso al capitale e del sistema bancario. Questa analisi viene sviluppata attraverso interviste dirette a 15 imprenditrici e a 5 imprenditori, effettuate allo scopo di identificare i principali problemi che affrontano quando richiedono un finanziamento, conoscere le loro aspettative nei confronti del sistema bancario e comprendere le ragioni della loro insoddisfazione. Innanzitutto emerge che, a fronte di una generale insoddisfazione delle donne imprenditrici nei confronti del sistema bancario, solo alcune ritengono che il genere condizioni l’accesso al credito e accresca le difficoltà delle donne nell’ottenere finanziamenti. Proprio a fronte di questa pluralità di opinioni riguardo al tema del rapporto donne e sistema bancario, viene proposta una tipologia di donne imprenditrici, contraddistinte da diversi modi di percepire il loro rapporto con la banca e da diversi gradi di soddisfazione/insoddisfazione. Emergono infine alcune indicazioni riguardanti le misure più appropriate per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprenditrici. In particolare si sottolinea l’importanza di iniziative mirate a rafforzare le competenze in materia economica e finanziaria, utili anche per contrastare quell’effetto di diffidenza e di difficoltà a rendersi credibili con cui le donne devono a volte confrontarsi.

Donne imprenditrici e banche. Le ragioni di un rapporto difficile

CESARONI, FRANCESCA MARIA
2010

Abstract

Negli studi sull’imprenditorialità femminile ampio spazio è stato dedicato all’accesso al credito. Diverse ricerche confermano inoltre l’esistenza di significative differenze tra la composizione dei finanziamenti delle imprese maschili e femminili. Queste ultime infatti: avviano la propria attività con un capitale più basso e, anche nelle fasi successive, utilizzano finanziamenti di entità minore rispetto alle imprese maschili; ricorrono prevalentemente alle risorse personali, della famiglia e degli amici per finanziare la propria attività e sono meno indebitate. Riguardo alle cause di tali differenze, tuttavia, non sono emerse spiegazioni univoche e condivise, e le ricerche sull’argomento forniscono risultati talvolta divergenti. Diversi sono inoltre gli studi che dimostrano hanno molte difficoltà nell’accesso al credito, anche se diverse ricerche dimostrano che le loro richieste di finanziamento hanno una probabilità non diversa da quella degli uomini di essere accettate. In questo quadro si inserisce la ricerca presentata in questo volume, la quale si propone di approfondire l’analisi del rapporto banche – imprenditrici, per comprendere le percezioni femminili nei riguardi dell’accesso al capitale e del sistema bancario. Questa analisi viene sviluppata attraverso interviste dirette a 15 imprenditrici e a 5 imprenditori, effettuate allo scopo di identificare i principali problemi che affrontano quando richiedono un finanziamento, conoscere le loro aspettative nei confronti del sistema bancario e comprendere le ragioni della loro insoddisfazione. Innanzitutto emerge che, a fronte di una generale insoddisfazione delle donne imprenditrici nei confronti del sistema bancario, solo alcune ritengono che il genere condizioni l’accesso al credito e accresca le difficoltà delle donne nell’ottenere finanziamenti. Proprio a fronte di questa pluralità di opinioni riguardo al tema del rapporto donne e sistema bancario, viene proposta una tipologia di donne imprenditrici, contraddistinte da diversi modi di percepire il loro rapporto con la banca e da diversi gradi di soddisfazione/insoddisfazione. Emergono infine alcune indicazioni riguardanti le misure più appropriate per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprenditrici. In particolare si sottolinea l’importanza di iniziative mirate a rafforzare le competenze in materia economica e finanziaria, utili anche per contrastare quell’effetto di diffidenza e di difficoltà a rendersi credibili con cui le donne devono a volte confrontarsi.
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