Il lavoro intellettuale dello storico della filosofia Domenico Losurdo si può riassumere in alcuni momenti-chiave: a) una critica anticonformistica della storia del movimento liberale che chiama in causa i suoi maggiori teorici come gli sviluppi e le scelte politiche concrete delle società e degli Stati che ad essi si richiamano; b) un grande affresco comparatistico, nel quale il confronto serrato tra il liberalismo, la corrente conservatrice e quella rivoluzionaria, svolto lungo diversi secoli, fa saltare gli steccati della tradizione storiografica e disvela il faticoso processo di costruzione della democrazia moderna; c) l’abbozzo di una teoria generale del conflitto che muove dalla comprensione filosofica, in chiave dialettica, del rapporto tra istanze universalistiche e particolarismo; d) ancora, un’applicazione del metodo storico-materialistico che mira ad un suo radicale rinnovamento attraverso la rivendicazione dell’equilibrio tra riconoscimento e critica della modernità. Questa monografia ricostruisce il concatenamento e l'intreccio di queste posizioni e fornisce al tempo stesso una sintesi del dibattito internazionale nel quale esse si inseriscono. Essa si concentra in particolar modo su tre punti: a) la discussione relativa all’immagine di Hegel e dell’idealismo tedesco (Hegel conservatore, secondo la lettura tradizionale, oppure liberale, come sosteneva Ilting? Oppure ancora Hegel fondatore di un nuovo continente filosofico e politico-sociale?); b) il liberalismo (ridefinito attraverso la distinzione tra uno spazio sacro della libertà e uno spazio profano degli esclusi e attraverso la categoria di Herrrenvolk Democracy); c) la deriva utopistica e messianica del marxismo e il suo ripensamento alla luce del concetto di “apprendimento storico”.

L’Humanité commune. Mémoire de Hegel, critique du libéralismeet reconstruction du matérialisme historique chez Domenico Losurdo.Avec une interview de Domenico Losurdo sur la politique et la philosophie

AZZARA', GIUSEPPE STEFANO
2011

Abstract

Il lavoro intellettuale dello storico della filosofia Domenico Losurdo si può riassumere in alcuni momenti-chiave: a) una critica anticonformistica della storia del movimento liberale che chiama in causa i suoi maggiori teorici come gli sviluppi e le scelte politiche concrete delle società e degli Stati che ad essi si richiamano; b) un grande affresco comparatistico, nel quale il confronto serrato tra il liberalismo, la corrente conservatrice e quella rivoluzionaria, svolto lungo diversi secoli, fa saltare gli steccati della tradizione storiografica e disvela il faticoso processo di costruzione della democrazia moderna; c) l’abbozzo di una teoria generale del conflitto che muove dalla comprensione filosofica, in chiave dialettica, del rapporto tra istanze universalistiche e particolarismo; d) ancora, un’applicazione del metodo storico-materialistico che mira ad un suo radicale rinnovamento attraverso la rivendicazione dell’equilibrio tra riconoscimento e critica della modernità. Questa monografia ricostruisce il concatenamento e l'intreccio di queste posizioni e fornisce al tempo stesso una sintesi del dibattito internazionale nel quale esse si inseriscono. Essa si concentra in particolar modo su tre punti: a) la discussione relativa all’immagine di Hegel e dell’idealismo tedesco (Hegel conservatore, secondo la lettura tradizionale, oppure liberale, come sosteneva Ilting? Oppure ancora Hegel fondatore di un nuovo continente filosofico e politico-sociale?); b) il liberalismo (ridefinito attraverso la distinzione tra uno spazio sacro della libertà e uno spazio profano degli esclusi e attraverso la categoria di Herrrenvolk Democracy); c) la deriva utopistica e messianica del marxismo e il suo ripensamento alla luce del concetto di “apprendimento storico”.
2011
9782915854299
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2509858
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