Il testo offre una panoramica storico-artistica della tradizione ceroplastica italiana, con un approfondimento sulla produzione siciliana. Si affronta l’aspetto relativo alla conoscenza delle principali varietà di cere naturali, con un’attenzione particolare alla cera d’api, costituente dominante delle ceroplastiche del passato. Si è proceduto quindi a elencare le maggiori problematiche di degrado e i principali parametri per la corretta conservazione di questo genere di manufatti: opere estremamente fragili e in alcuni casi molto complesse, essendo costituite da materiali eterogenei e spesso facilmente aggredibili dai microrganismi, quali carta, seta, materiale vegetale essiccato, pasta d’amido ecc. L’ultima parte del testo è dedicata allo studio accurato di alcune opere in cera siciliane, come il “Cristo deposto” del Museo Diocesano di Palermo e “La Deposizione” conservata nel Palazzo Alliata di Villafranca di Palermo.

La ceroplastica in Sicilia. Studio e Restauro

AMADORI, MARIA LETIZIA;
2011

Abstract

Il testo offre una panoramica storico-artistica della tradizione ceroplastica italiana, con un approfondimento sulla produzione siciliana. Si affronta l’aspetto relativo alla conoscenza delle principali varietà di cere naturali, con un’attenzione particolare alla cera d’api, costituente dominante delle ceroplastiche del passato. Si è proceduto quindi a elencare le maggiori problematiche di degrado e i principali parametri per la corretta conservazione di questo genere di manufatti: opere estremamente fragili e in alcuni casi molto complesse, essendo costituite da materiali eterogenei e spesso facilmente aggredibili dai microrganismi, quali carta, seta, materiale vegetale essiccato, pasta d’amido ecc. L’ultima parte del testo è dedicata allo studio accurato di alcune opere in cera siciliane, come il “Cristo deposto” del Museo Diocesano di Palermo e “La Deposizione” conservata nel Palazzo Alliata di Villafranca di Palermo.
2011
9788854839915
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2510099
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