Barbarie e religione, il cui trionfo costituisce il gran tema di Edward Gibbon, sono le principali categorie adottate da J.G.A. Pocock per scandagliare i ‘contesti’ culturali nei quali crebbe e si mosse l’autore della "Storia del declino e caduta dell’impero romano". L’illuminismo descritto in base alle sue varietà nazionali, politiche e teologiche; l’erudizione considerata nel suo rapporto con la filosofia e la storiografia; l’ancien régime, visto come autentico compimento dell’età moderna, anziché come semplice preludio della rivoluzione francese, danno consistenza a un grande affresco della civiltà settecentesca. Attraverso un’accurata presentazione dei primi quattro volumi apparsi del lavoro di Pocock, il presente saggio mira a illustrarne presupposti, acquisizioni, aporie. Il risultato è una messa in discussione del punto di vista dell’autore, ispirato a un atlantismo che tende a lasciare ai margini della costruzione dell’Europa moderna i paesi latini diversi dalla Francia e il mondo tedesco, per coltivare attraverso Gibbon la nozione di un primato politico e morale dell’illuminismo conservatore e perfino clericale fiorito in Inghilterra, inteso come baluardo contro le derive totalitarie dell’Europa continentale.

Barbarie e religione nella prospettiva di J.G.A. Pocock

BONACINA, GIOVANNI
2011

Abstract

Barbarie e religione, il cui trionfo costituisce il gran tema di Edward Gibbon, sono le principali categorie adottate da J.G.A. Pocock per scandagliare i ‘contesti’ culturali nei quali crebbe e si mosse l’autore della "Storia del declino e caduta dell’impero romano". L’illuminismo descritto in base alle sue varietà nazionali, politiche e teologiche; l’erudizione considerata nel suo rapporto con la filosofia e la storiografia; l’ancien régime, visto come autentico compimento dell’età moderna, anziché come semplice preludio della rivoluzione francese, danno consistenza a un grande affresco della civiltà settecentesca. Attraverso un’accurata presentazione dei primi quattro volumi apparsi del lavoro di Pocock, il presente saggio mira a illustrarne presupposti, acquisizioni, aporie. Il risultato è una messa in discussione del punto di vista dell’autore, ispirato a un atlantismo che tende a lasciare ai margini della costruzione dell’Europa moderna i paesi latini diversi dalla Francia e il mondo tedesco, per coltivare attraverso Gibbon la nozione di un primato politico e morale dell’illuminismo conservatore e perfino clericale fiorito in Inghilterra, inteso come baluardo contro le derive totalitarie dell’Europa continentale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2511323
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