Il saggio si propone di riconsiderare in prospettiva narratologica (con particolare riferimento alla narratologia cognitiva e alla Text-World Theory) la funzione delle indicazioni di fonti erodotee. Esse in generale non costituiscono solo un segnale (autentico o fittizio) di autenticità apposto alle informazioni raccolte nel processo di historie, né solo il riflesso immediato delle condizioni nelle quali esse sono state raccolte, ma il punto di incontro di processi cognitivi più complessi. Da un lato le indicazioni di fonti rispondono a più generali meccanismi cognitivi di source-tracking e source-tagging, che costituiscono strumenti per la classificazione e conservazione delle informazioni essenziali per l’agire sociale; dall’altro l’evocazione di una cornice conversazionale tra lo storico e i suoi informatori, oltre ad essere specchio di situazioni dialogiche reali legate alla pratica della historie, può anche riflettere un dialogismo virtuale, proiezione di strutture conversazionali della comunicazione in genere, indipendente dalle circostanze biografiche di composizione e divulgazione delle Storie. Di questi meccanismi più generali, a prescindere dai contenuti specifici dei singoli passi, si dovrà tenere conto nel riconsiderare i problemi posti dalle indicazioni di fonti erodotee.

Indicazioni di fonti (‘Quellenangaben’) e narrazione storica. Alcune considerazioni narratologiche.

DORATI, MARCO MASSIMO
2013

Abstract

Il saggio si propone di riconsiderare in prospettiva narratologica (con particolare riferimento alla narratologia cognitiva e alla Text-World Theory) la funzione delle indicazioni di fonti erodotee. Esse in generale non costituiscono solo un segnale (autentico o fittizio) di autenticità apposto alle informazioni raccolte nel processo di historie, né solo il riflesso immediato delle condizioni nelle quali esse sono state raccolte, ma il punto di incontro di processi cognitivi più complessi. Da un lato le indicazioni di fonti rispondono a più generali meccanismi cognitivi di source-tracking e source-tagging, che costituiscono strumenti per la classificazione e conservazione delle informazioni essenziali per l’agire sociale; dall’altro l’evocazione di una cornice conversazionale tra lo storico e i suoi informatori, oltre ad essere specchio di situazioni dialogiche reali legate alla pratica della historie, può anche riflettere un dialogismo virtuale, proiezione di strutture conversazionali della comunicazione in genere, indipendente dalle circostanze biografiche di composizione e divulgazione delle Storie. Di questi meccanismi più generali, a prescindere dai contenuti specifici dei singoli passi, si dovrà tenere conto nel riconsiderare i problemi posti dalle indicazioni di fonti erodotee.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2595994
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