Fra i personaggi storici rappresentati direttamente o indirettamente sulla scena aristofanea, il demagogo Cleone occupa in assoluto il più ampio spazio, dando vita a un continuo confronto ideologico fra il poeta e il politico, fra poesia aristofanea e oratoria cleoniana, fra principi etici e valori politici profondamente diversi. L’articolo passa in rassegna i brani delle commedie di Aristofane, ma anche le allusioni e i richiami a distanza, incentrati su Cleone, nei quali si intrecciano motivi topici della loidoria, la pratica dell’onomasti komoidein, i temi dell’ideologia politica e, in misura rilevante, la specifica rappresentazione dell’oratoria del demagogo, del suo uso inedito della parola, delle sue inusitate modalità performative e soprattutto dei suoi effetti deleteri sulla polis, come documentano anche altre fonti (Tucidide, Teopompo, Aristotele, Plutarco). In coincidenza della critica all’oratoria cleoniana si riscontra un linguaggio particolarmente elaborato, ricco di innovazioni lessicali, di artifici retorici, di inedite metafore, molto incisivo a livello poetico e di grande efficacia comunicativa: questo dato di natura linguistica e letteraria tradisce, da parte dell’autore, il suo impegno politico e civile a combattere, con gli strumenti consentiti al poeta, colui che egli e parte del suo pubblico ritenevano il responsabile del degrado dell’oratoria politica e della politica stessa nella città di Atene.

Commedia e oratoria politica: Cleone nel teatro di Aristofane

FILENI, MARIA GRAZIA
2012

Abstract

Fra i personaggi storici rappresentati direttamente o indirettamente sulla scena aristofanea, il demagogo Cleone occupa in assoluto il più ampio spazio, dando vita a un continuo confronto ideologico fra il poeta e il politico, fra poesia aristofanea e oratoria cleoniana, fra principi etici e valori politici profondamente diversi. L’articolo passa in rassegna i brani delle commedie di Aristofane, ma anche le allusioni e i richiami a distanza, incentrati su Cleone, nei quali si intrecciano motivi topici della loidoria, la pratica dell’onomasti komoidein, i temi dell’ideologia politica e, in misura rilevante, la specifica rappresentazione dell’oratoria del demagogo, del suo uso inedito della parola, delle sue inusitate modalità performative e soprattutto dei suoi effetti deleteri sulla polis, come documentano anche altre fonti (Tucidide, Teopompo, Aristotele, Plutarco). In coincidenza della critica all’oratoria cleoniana si riscontra un linguaggio particolarmente elaborato, ricco di innovazioni lessicali, di artifici retorici, di inedite metafore, molto incisivo a livello poetico e di grande efficacia comunicativa: questo dato di natura linguistica e letteraria tradisce, da parte dell’autore, il suo impegno politico e civile a combattere, con gli strumenti consentiti al poeta, colui che egli e parte del suo pubblico ritenevano il responsabile del degrado dell’oratoria politica e della politica stessa nella città di Atene.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2598045
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