Introduzione: Il dis-controllo emotivo che precipita il corto circuito violento d’impeto, la distorsione paranoide del crimine passionale, la catarsi violenta sono dei pattern stabili e cristallizzati che richiedono specifici trattamenti affinché possano essere indagate le problematiche e i meccanismi scatenanti. I cosiddetti Sex Offenders (autori di reati sessuali), sono soggetti per cui risulta essere necessario un intervento trattamentale specifico, attivando risorse terapeutiche anche e soprattutto allo scopo di ridurre la pericolosità sociale e i rischi di recidiva di quei comportamenti antisociali, oggi considerati tra i più gravi e fonte di allarme ed insicurezza. Risulta essere necessario quindi attuare un intervento che si prenda carico degli aggressori sessuali nella prospettiva di un loro ritorno alla vita sociale, a tutela delle esigenze di difesa sociale, diminuendo la pericolosità sociale e il rischio di recidiva, che coincide con l’interesse del soggetto di avere una riabilitazione che ne contrasti le ricadute e riduca l’impatto specifico del deprisonnement. Il trattamento risulta essere necessario anche come forma di prevenzione rispetto ai reati di violenza sessuale poiché la vera cura sulle vittime è quella degli autori. Obiettivi: Parte integrante del trattamento è il raggiungimento di determinati obiettivi quali: Riconoscere il reato; Prendere consapevolezza dei fattori scatenanti la messa in atto del fatto criminoso; Empatizzare maggiormente con la vittima, comprendendo cosi le conseguenze che il fatto ha avuto su di essa; Migliorare la gestione dei conflitti e l’impulsività; Esplorare le aree deficitarie interpersonali. Metodo: Il progetto proposto consiste in un insieme di azioni dal carattere trattamentale e risocializzante. L’intervento si svolge prevalentemente attraverso attività di gruppo, portato avanti da un equipe multidisciplinare di Psicologi, Psichiatra e arte terapeute. Il trattamento viene svolto con incontri psicologici trattamentali a cadenza bisettimanale, all’interno dei quali vengono affrontate differenti tematiche integrando metodologie quali quella sistemica-relazionale e quella cognitivo-comportamentale. Risultati: Alcuni detenuti riescono a raggiungere una maggiore consapevolezza delle motivazioni alla base del loro reato; comprendere quali sono le loro difficoltà interpersonali, diminuendo l’impulsività e raggiungendo sufficienti capacità di gestire le situazioni problematiche all’interno del contesto sociale. Conclusioni: Acquisendo cosi sempre maggiore capacità di introspezione, di alfabetizzazione emotiva e di gestione delle problematiche sociali, il detenuto sarà agevolato nel ritorno al contesto familiare/lavorativo/sociale, con l’obbiettivo futuro di istituire un ente esterno al Carcere per poter accompagnare lo stesso in toto lungo il percorso di reinserimento.

Trattamento intensificato per sex offenders: gestione dei conflitti, abilità sociali e riduzione della recidiva

VAGNI, MONIA;
2013

Abstract

Introduzione: Il dis-controllo emotivo che precipita il corto circuito violento d’impeto, la distorsione paranoide del crimine passionale, la catarsi violenta sono dei pattern stabili e cristallizzati che richiedono specifici trattamenti affinché possano essere indagate le problematiche e i meccanismi scatenanti. I cosiddetti Sex Offenders (autori di reati sessuali), sono soggetti per cui risulta essere necessario un intervento trattamentale specifico, attivando risorse terapeutiche anche e soprattutto allo scopo di ridurre la pericolosità sociale e i rischi di recidiva di quei comportamenti antisociali, oggi considerati tra i più gravi e fonte di allarme ed insicurezza. Risulta essere necessario quindi attuare un intervento che si prenda carico degli aggressori sessuali nella prospettiva di un loro ritorno alla vita sociale, a tutela delle esigenze di difesa sociale, diminuendo la pericolosità sociale e il rischio di recidiva, che coincide con l’interesse del soggetto di avere una riabilitazione che ne contrasti le ricadute e riduca l’impatto specifico del deprisonnement. Il trattamento risulta essere necessario anche come forma di prevenzione rispetto ai reati di violenza sessuale poiché la vera cura sulle vittime è quella degli autori. Obiettivi: Parte integrante del trattamento è il raggiungimento di determinati obiettivi quali: Riconoscere il reato; Prendere consapevolezza dei fattori scatenanti la messa in atto del fatto criminoso; Empatizzare maggiormente con la vittima, comprendendo cosi le conseguenze che il fatto ha avuto su di essa; Migliorare la gestione dei conflitti e l’impulsività; Esplorare le aree deficitarie interpersonali. Metodo: Il progetto proposto consiste in un insieme di azioni dal carattere trattamentale e risocializzante. L’intervento si svolge prevalentemente attraverso attività di gruppo, portato avanti da un equipe multidisciplinare di Psicologi, Psichiatra e arte terapeute. Il trattamento viene svolto con incontri psicologici trattamentali a cadenza bisettimanale, all’interno dei quali vengono affrontate differenti tematiche integrando metodologie quali quella sistemica-relazionale e quella cognitivo-comportamentale. Risultati: Alcuni detenuti riescono a raggiungere una maggiore consapevolezza delle motivazioni alla base del loro reato; comprendere quali sono le loro difficoltà interpersonali, diminuendo l’impulsività e raggiungendo sufficienti capacità di gestire le situazioni problematiche all’interno del contesto sociale. Conclusioni: Acquisendo cosi sempre maggiore capacità di introspezione, di alfabetizzazione emotiva e di gestione delle problematiche sociali, il detenuto sarà agevolato nel ritorno al contesto familiare/lavorativo/sociale, con l’obbiettivo futuro di istituire un ente esterno al Carcere per poter accompagnare lo stesso in toto lungo il percorso di reinserimento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2610194
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