Il presente contributo intende focalizzare il tema delle emozioni all’interno del rapporto di insegnamento/apprendimento, considerato nella prospettiva della professionalità del docente. In questo senso assumiamo un punto di vista scarsamente considerato, diversamente da quanto accade per quelle dell’allievo che apprende, alle quali viene attribuita grande rilevanza. pur a partire da cornici teoriche ed approcci metodologici differenti. La sfera emozionale del docente nell’esercizio del proprio lavoro tende a rimanere confinata nelle zone dell’implicito, e, in qualche modo, ad essere considerata già risolta, in ragione della professionalità attestata ed esercitata sul campo. Assumendo come assunto la valutazione dell’importanza della dimensione affettiva nel curricolo scolastico, intesa come elemento non riducibile ad un segmento dello stesso, nei termini di alfabetizzazione emotiva, ma, al contrario come trasversale e innervante, in vista di una integrazione tra cognitivo e affettivo, (Baldacci, 2008), riteniamo, viceversa che sia necessario interrogarsi circa le implicazioni di tale prospettiva per l’esercizio sapiente dell’insegnare. L’orizzonte di riferimento è quello proprio della convenzione dei diritti dell’infanzia vale a dire la promozione di una vita piena, intesa come sviluppo integrale della personalità di ognuno, di tutte le sue facoltà, attitudini mentali e fisiche, in tutte le loro potenzialità (art. 29). In una professione centrata sulla relazione come quella dell’insegnamento questa concezione potremmo dire olistica non può che essere bi-direzionale, implicando cioè la capacità di agire intenzionalmente anche il vissuto emozionale connesso all’agire educativo. In questa direzione, dal punto di vista da noi assunto, vale a dire la professionalità del docente, intendiamo evidenziare anzitutto il ruolo esercitato dalle emozioni nell’insegnare. Successivamente passeremo a discutere il tema della mediazione didattica in prospettiva emozionale.
Connotazioni emozionali dei processi di insegnamento/apprendimento
Maria Chiara Michelini
2020
Abstract
Il presente contributo intende focalizzare il tema delle emozioni all’interno del rapporto di insegnamento/apprendimento, considerato nella prospettiva della professionalità del docente. In questo senso assumiamo un punto di vista scarsamente considerato, diversamente da quanto accade per quelle dell’allievo che apprende, alle quali viene attribuita grande rilevanza. pur a partire da cornici teoriche ed approcci metodologici differenti. La sfera emozionale del docente nell’esercizio del proprio lavoro tende a rimanere confinata nelle zone dell’implicito, e, in qualche modo, ad essere considerata già risolta, in ragione della professionalità attestata ed esercitata sul campo. Assumendo come assunto la valutazione dell’importanza della dimensione affettiva nel curricolo scolastico, intesa come elemento non riducibile ad un segmento dello stesso, nei termini di alfabetizzazione emotiva, ma, al contrario come trasversale e innervante, in vista di una integrazione tra cognitivo e affettivo, (Baldacci, 2008), riteniamo, viceversa che sia necessario interrogarsi circa le implicazioni di tale prospettiva per l’esercizio sapiente dell’insegnare. L’orizzonte di riferimento è quello proprio della convenzione dei diritti dell’infanzia vale a dire la promozione di una vita piena, intesa come sviluppo integrale della personalità di ognuno, di tutte le sue facoltà, attitudini mentali e fisiche, in tutte le loro potenzialità (art. 29). In una professione centrata sulla relazione come quella dell’insegnamento questa concezione potremmo dire olistica non può che essere bi-direzionale, implicando cioè la capacità di agire intenzionalmente anche il vissuto emozionale connesso all’agire educativo. In questa direzione, dal punto di vista da noi assunto, vale a dire la professionalità del docente, intendiamo evidenziare anzitutto il ruolo esercitato dalle emozioni nell’insegnare. Successivamente passeremo a discutere il tema della mediazione didattica in prospettiva emozionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
