La ripresa dei concorsi pubblici, dopo un lungo periodo di blocco, rappresenta un’occasione irrinunciabile per il rilancio dell’amministrazione pubblica. Perché il riavvio delle assunzioni si traduca in una opportunità di crescita e rinnovamento del settore, occorrono però nuove modalità di reclutamento del personale, che consentano di selezionare le migliori professionalità in tempi brevi. Prendendo le mosse dal principio costituzionale dell’accesso tramite concorso, il lavoro ha cercato di rispondere ad alcune domande, che convergono su un unico e fondamentale interrogativo: i nostri concorsi pubblici possono considerarsi realmente selettivi e orientati al merito? Nel testo vengono sinteticamente descritte le migliori prassi di reclutamento del personale dell’Unione europea, del Regno Unito, della Francia e degli Stati Uniti e — tra le esperienze italiane — della Banca d’Italia. Dall’analisi svolta — che non pretende di fornire un modello unitario, ma vuole offrire suggerimenti e proposte — risulta che concorsi ideati correttamente, promossi e svolti nel rispetto del principio del buon andamento, consentirebbero di reclutare (se non i migliori) quantomeno competenze più adeguate al fabbisogno di ogni singola amministrazione pubblica.

Il reclutamento: le buone pratiche

Matteo Gnes;
2021

Abstract

La ripresa dei concorsi pubblici, dopo un lungo periodo di blocco, rappresenta un’occasione irrinunciabile per il rilancio dell’amministrazione pubblica. Perché il riavvio delle assunzioni si traduca in una opportunità di crescita e rinnovamento del settore, occorrono però nuove modalità di reclutamento del personale, che consentano di selezionare le migliori professionalità in tempi brevi. Prendendo le mosse dal principio costituzionale dell’accesso tramite concorso, il lavoro ha cercato di rispondere ad alcune domande, che convergono su un unico e fondamentale interrogativo: i nostri concorsi pubblici possono considerarsi realmente selettivi e orientati al merito? Nel testo vengono sinteticamente descritte le migliori prassi di reclutamento del personale dell’Unione europea, del Regno Unito, della Francia e degli Stati Uniti e — tra le esperienze italiane — della Banca d’Italia. Dall’analisi svolta — che non pretende di fornire un modello unitario, ma vuole offrire suggerimenti e proposte — risulta che concorsi ideati correttamente, promossi e svolti nel rispetto del principio del buon andamento, consentirebbero di reclutare (se non i migliori) quantomeno competenze più adeguate al fabbisogno di ogni singola amministrazione pubblica.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2693859
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact