In questo lavoro si discutono argomenti a favore di un percorso di studio che, utilizzando le sensibilità proprie dell’analisi economica e dell’analisi giuridica, consenta di affrontare, integrando culture scientifiche diverse, lo studio dei fenomeni criminali e delle politiche adottate per combatterli. L’analisi è condotta cercando di evidenziare alcuni aspetti così riassunti. Primo: la distanza culturale fra l’analisi economica e il diritto penale è meno grande di quanto comunemente si possa pensare e ciò emerge sia osservando alcuni degli scritti classici che appartengono alle due discipline sia il percorso di studio di autori importanti che sono ritenuti in una qualche misura padri fondatori dell’analisi economica e del diritto penale. Secondo: l’economia pubblica è quella che forse meglio si presta ad avvicinarsi allo studio dei fenomeni criminali essendo questi da sempre oggetto dell’intervento dello Stato ed essendo essa da sempre portatrice nei suoi studi di una sensibilità speciale capace di analizzare criticamente le dinamiche sottese all’intervento pubblico. Terzo: le critiche classiche che vengono rivolte all’analisi economica in merito alla sua incapacità di interagire con il sistema dei valori piuttosto che con l’utilità individuale possono essere superate attraverso una profonda comprensione ed elaborazione del metodo dell’analisi economica che prevede il confronto intertemporale dei costi e benefici connessi ad una qualunque procedura di scelta umana. Quarto: le dinamiche sistemiche proprie dell’analisi giuridica possono utilmente giovarsi dei contributi della teoria dei giochi, delle sue più recenti conclusioni ed in particolare della sua capacità di fornire un metodo estremamente efficace per leggere e interpretare tutte le situazioni di interazione strategica fra soggetti. Fra queste vi è anche il contributo che tale teoria ha dato all’affinamento del concetto di razionalità individuale e di razionalità delle regole di comportamento degli agenti. Quinto: la sensibilità economica per l’analisi empirica può fornire un utile contributo allo studio dei fenomeni criminali che oggi si presentano estremamente diversificati e dinamici. In un mondo senza più confini e fortemente informatizzato il rischio che si può correre è quello di non riuscire a mettere in atto efficaci politiche di lotta al crimine non per carenza ma per ridondanza d’informazioni. La capacità di approntare un’analisi sistematica dei dati e delle loro correlazioni è un passo necessario ed un segno di modernità. Ciò vale non solo per gli ambienti operativi ed ispettivi ma anche gli ambiti accademici sia dal lato della ricerca sia da quello della formazione.

“Sensibilità economica e sensibilità giuridica nell’analisi del crimine”

POLIDORI, PAOLO
2010

Abstract

In questo lavoro si discutono argomenti a favore di un percorso di studio che, utilizzando le sensibilità proprie dell’analisi economica e dell’analisi giuridica, consenta di affrontare, integrando culture scientifiche diverse, lo studio dei fenomeni criminali e delle politiche adottate per combatterli. L’analisi è condotta cercando di evidenziare alcuni aspetti così riassunti. Primo: la distanza culturale fra l’analisi economica e il diritto penale è meno grande di quanto comunemente si possa pensare e ciò emerge sia osservando alcuni degli scritti classici che appartengono alle due discipline sia il percorso di studio di autori importanti che sono ritenuti in una qualche misura padri fondatori dell’analisi economica e del diritto penale. Secondo: l’economia pubblica è quella che forse meglio si presta ad avvicinarsi allo studio dei fenomeni criminali essendo questi da sempre oggetto dell’intervento dello Stato ed essendo essa da sempre portatrice nei suoi studi di una sensibilità speciale capace di analizzare criticamente le dinamiche sottese all’intervento pubblico. Terzo: le critiche classiche che vengono rivolte all’analisi economica in merito alla sua incapacità di interagire con il sistema dei valori piuttosto che con l’utilità individuale possono essere superate attraverso una profonda comprensione ed elaborazione del metodo dell’analisi economica che prevede il confronto intertemporale dei costi e benefici connessi ad una qualunque procedura di scelta umana. Quarto: le dinamiche sistemiche proprie dell’analisi giuridica possono utilmente giovarsi dei contributi della teoria dei giochi, delle sue più recenti conclusioni ed in particolare della sua capacità di fornire un metodo estremamente efficace per leggere e interpretare tutte le situazioni di interazione strategica fra soggetti. Fra queste vi è anche il contributo che tale teoria ha dato all’affinamento del concetto di razionalità individuale e di razionalità delle regole di comportamento degli agenti. Quinto: la sensibilità economica per l’analisi empirica può fornire un utile contributo allo studio dei fenomeni criminali che oggi si presentano estremamente diversificati e dinamici. In un mondo senza più confini e fortemente informatizzato il rischio che si può correre è quello di non riuscire a mettere in atto efficaci politiche di lotta al crimine non per carenza ma per ridondanza d’informazioni. La capacità di approntare un’analisi sistematica dei dati e delle loro correlazioni è un passo necessario ed un segno di modernità. Ciò vale non solo per gli ambienti operativi ed ispettivi ma anche gli ambiti accademici sia dal lato della ricerca sia da quello della formazione.
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