In Africa come altrove il posto che si riconosce a una istituzione religiosa o forma di culto è una questione storica in sé, non limitata a un discorso delle “origini”, a cui, pure, tende costantemente a ricondurre, e a essere ricondotta, la dimensione del sacro1. La retorica del fanatismo religioso delle società africane pre-coloniali (come anche quella, più sottile, di un loro tenace conservatorismo o persino immobilismo nel culto) è un prodotto del discorso coloniale, corollario del primitivismo. L‟Italia elaborò una propria dottrina di tutela dei culti alla quale si riconoscono talune caratteristiche inedite nel panorama dei colonialismi europei, rivendicate come tali dagli stessi amministratori italiani. Su questo punto, il colonialismo fascista perfezionò anche giuridicamente quella prima impostazione liberale di politica indigena.
La dimensione del sacro. Fedi, culti e cosmologie
MEDICI, ANNA MARIA
2011
Abstract
In Africa come altrove il posto che si riconosce a una istituzione religiosa o forma di culto è una questione storica in sé, non limitata a un discorso delle “origini”, a cui, pure, tende costantemente a ricondurre, e a essere ricondotta, la dimensione del sacro1. La retorica del fanatismo religioso delle società africane pre-coloniali (come anche quella, più sottile, di un loro tenace conservatorismo o persino immobilismo nel culto) è un prodotto del discorso coloniale, corollario del primitivismo. L‟Italia elaborò una propria dottrina di tutela dei culti alla quale si riconoscono talune caratteristiche inedite nel panorama dei colonialismi europei, rivendicate come tali dagli stessi amministratori italiani. Su questo punto, il colonialismo fascista perfezionò anche giuridicamente quella prima impostazione liberale di politica indigena.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.