Il testo analizza la relazione fra i meccanismi dell’industria culturale di massa, del sistema dell’arte e dello spettacolo, da un lato, e le dinamiche di creazione, diffusione e consumo dei prodotti culturali basate sulle dinamiche evolutive delle rete, dall’altro lato nel contesto definito dalla cultura convergente. In questo quadro viene riconsiderata l’espansione di quella gamma di esperienze creative e artistiche sulla base di un cambiamento di paradigma che chiama in causa il rapporto fra produzione e consumo culturale. Ne emerge una nuova configurazione del sistema della creatività e dell’arte che si sviluppa in omologia fra il sistema sociale dell’arte e la piattaforma comunicativa di oggi caratterizzata anche dalla diffusione dei Social Network. Questi ultimi si rivelano utili nel campo artistico perché la revisione del ruolo delle organizzazioni tradizionalmente deputate alla promozione e alla diffusione dei prodotti artistici si concretizza nella nascita di gruppi e forme di cooperazione che procedono (anche) al di fuori dei confini delle istituzioni. Il collegamento fra produzione amatoriale e partecipazione simmetrica può perciò favorire anche in questo campo l’apertura di canali nuovi che tendono a ridisegnare il funzionamento di un sistema fondato sull’invenzione creativa come “architettura della partecipazione” e che contribuisce all’affermazione di una consapevole cultura partecipativa. Su questi presupposti è dunque possibile vedere in quali modi la deriva evolutiva della comunicazione artistica trovi supporto, si renda osservabile grazie ai Social Network. Un primo versante di indagine viene rintracciato nel campo dell’operare artistico a cominciare dai percorsi sperimentali delle Avanguardie. In questa direzione viene seguito il percorso della netart e dell’artivismo che, sullo sfondo della convergenza culturale, hanno contribuito a far emergere l’idea di citizen artist, pensata già alla fine degli anni sessanta, e che sembrerebbe trovare oggi nei Social Network dei possibili luoghi ideali per concretizzarsi. La seconda dimensione riguarda le forme della cultura della creatività diffusa osservate dalla parte dei pubblici connessi e della cultura partecipativa (dall'interattività alle forme di co-produzione creativa in cui il fruitore diventa prosumer del lavoro artistico stesso, fino alle forme spontanee di partecipazione alla creazione e alla ridefinizione dei prodotti culturali. Il terzo aspetto riguarda il modo attraverso cui l’architettura stessa dei Social Network viene messa alla prova dalle dinamiche della creatività contemporanea. Viene infine analizzata l’esperienza artistica in SecondLife come luogo di osservazione particolarmente interessante di quelle forme emergenti della comunicazione creativa in cui l’agire e il fare esperienza di un’operazione estetica caratterizzano il modo stesso in cui si entra a fare parte di un ambiente comunicativo.

Stati di creatività diffusa: i social network e la deriva evolutiva della comunicazione artistica.

GEMINI, LAURA
2009

Abstract

Il testo analizza la relazione fra i meccanismi dell’industria culturale di massa, del sistema dell’arte e dello spettacolo, da un lato, e le dinamiche di creazione, diffusione e consumo dei prodotti culturali basate sulle dinamiche evolutive delle rete, dall’altro lato nel contesto definito dalla cultura convergente. In questo quadro viene riconsiderata l’espansione di quella gamma di esperienze creative e artistiche sulla base di un cambiamento di paradigma che chiama in causa il rapporto fra produzione e consumo culturale. Ne emerge una nuova configurazione del sistema della creatività e dell’arte che si sviluppa in omologia fra il sistema sociale dell’arte e la piattaforma comunicativa di oggi caratterizzata anche dalla diffusione dei Social Network. Questi ultimi si rivelano utili nel campo artistico perché la revisione del ruolo delle organizzazioni tradizionalmente deputate alla promozione e alla diffusione dei prodotti artistici si concretizza nella nascita di gruppi e forme di cooperazione che procedono (anche) al di fuori dei confini delle istituzioni. Il collegamento fra produzione amatoriale e partecipazione simmetrica può perciò favorire anche in questo campo l’apertura di canali nuovi che tendono a ridisegnare il funzionamento di un sistema fondato sull’invenzione creativa come “architettura della partecipazione” e che contribuisce all’affermazione di una consapevole cultura partecipativa. Su questi presupposti è dunque possibile vedere in quali modi la deriva evolutiva della comunicazione artistica trovi supporto, si renda osservabile grazie ai Social Network. Un primo versante di indagine viene rintracciato nel campo dell’operare artistico a cominciare dai percorsi sperimentali delle Avanguardie. In questa direzione viene seguito il percorso della netart e dell’artivismo che, sullo sfondo della convergenza culturale, hanno contribuito a far emergere l’idea di citizen artist, pensata già alla fine degli anni sessanta, e che sembrerebbe trovare oggi nei Social Network dei possibili luoghi ideali per concretizzarsi. La seconda dimensione riguarda le forme della cultura della creatività diffusa osservate dalla parte dei pubblici connessi e della cultura partecipativa (dall'interattività alle forme di co-produzione creativa in cui il fruitore diventa prosumer del lavoro artistico stesso, fino alle forme spontanee di partecipazione alla creazione e alla ridefinizione dei prodotti culturali. Il terzo aspetto riguarda il modo attraverso cui l’architettura stessa dei Social Network viene messa alla prova dalle dinamiche della creatività contemporanea. Viene infine analizzata l’esperienza artistica in SecondLife come luogo di osservazione particolarmente interessante di quelle forme emergenti della comunicazione creativa in cui l’agire e il fare esperienza di un’operazione estetica caratterizzano il modo stesso in cui si entra a fare parte di un ambiente comunicativo.
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