Il lavoro si propone di analizzare i cambiamenti che stanno interessando il sistema produttivo italiano e quello della provincia di Pesaro e Urbino in particolare. Un primo risultato è l’ aver rilevato l’aumentata importanza delle società di capitali rispetto ad altre forme giuridiche d’impresa: le imprese si stanno attrezzando per far fronte alle sfide che si troveranno ad affrontare nei prossimi anni. Un secondo risultato riguarda il ruolo positivo svolto in questa fase dal sistema bancario, per cui l’aumento della concorrenza bancaria a livello locale ha favorito la formazione delle società di capitali. Infine va registrata una certa vivacità occupazionale in alcuni settori manifatturieri della provincia (legno, metalli, chimica e apparecchi elettrici). La concentrazione territoriale dei settori più rilevanti sembra subire una battuta d’arresto, e in questo un forte ruolo viene giocato dalle economie di scala rispetto alle economie di agglomerazione nell’influenzare le scelte localizzative; non emerge una relazione univoca tra i processi di concentrazione e specializzazione, ancora probabilmente nella fase iniziale. I settori più mobili risultano essere anche i più dinamici, e la creazione di nuove imprese sembra correlarsi positivamente ad una maggiore dimensione delle imprese.
Creazione di nuove imprese e cambiamenti strutturali nell’occupazione
CALCAGNINI, GIORGIO;ROMBALDONI, ROSALBA
2003
Abstract
Il lavoro si propone di analizzare i cambiamenti che stanno interessando il sistema produttivo italiano e quello della provincia di Pesaro e Urbino in particolare. Un primo risultato è l’ aver rilevato l’aumentata importanza delle società di capitali rispetto ad altre forme giuridiche d’impresa: le imprese si stanno attrezzando per far fronte alle sfide che si troveranno ad affrontare nei prossimi anni. Un secondo risultato riguarda il ruolo positivo svolto in questa fase dal sistema bancario, per cui l’aumento della concorrenza bancaria a livello locale ha favorito la formazione delle società di capitali. Infine va registrata una certa vivacità occupazionale in alcuni settori manifatturieri della provincia (legno, metalli, chimica e apparecchi elettrici). La concentrazione territoriale dei settori più rilevanti sembra subire una battuta d’arresto, e in questo un forte ruolo viene giocato dalle economie di scala rispetto alle economie di agglomerazione nell’influenzare le scelte localizzative; non emerge una relazione univoca tra i processi di concentrazione e specializzazione, ancora probabilmente nella fase iniziale. I settori più mobili risultano essere anche i più dinamici, e la creazione di nuove imprese sembra correlarsi positivamente ad una maggiore dimensione delle imprese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.