Il saggio sviluppa un percorso di lettura che, traendo spunto dall’analisi del meccanismo del controllo di costituzionalità sulla legittimità degli atti normativi primari, affronta il tema dei profili evolutivi dell’attività interpretativa della Corte costituzionale, con più specifico richiamo al valore dell’interpretazione conforme ed alla portata del cosiddetto diritto vivente in relazione ad una capacità di integrazione ed aggiornamento del sistema delle fonti vigenti. L’analisi del tema forte dell’efficacia delle decisioni della Corte costituzionale al fine della integrazione normativa (in particolare rispetto ai profili dell’effetto normativo e del seguito delle decisioni) tiene conto, naturalmente, di una essenziale disamina delle tipologie di strumenti decisionali di volta in volta adottati dalla Corte. Tenuto conto del piano complessivo dell’opera in cui il saggio è inserito, esso sviluppa l’idea che il giudice possa non solo applicare ma anche innovare il patrimonio delle fonti, cioè arricchire l’ordinamento, attraverso la risoluzione dei casi giudiziari. Con la giurisprudenza della Corte costituzionale, in particolare, non solo si manifesta un limite all’azione del legislatore, ma vi è la possibilità di ampliare il repertorio degli strumenti di garanzia della persona offerti dall’ordinamento. Il controllo di costituzionalità, concorre alla innovazione del sistema delle fonti nella consapevole finalità della tutela della persona e delle sue prerogative. Lo studio analizza una selezione di giurisprudenza della Corte che prende le mosse dalla sentenza n. 356 del 1996 con la quale la Corte costituzionale innova il proprio approccio e affida al giudice ordinario il compito di verificare se sia possibile, in concreto, dare una risposta positiva al dubbio di legittimità costituzionale, scegliendo una interpretazione capace di adeguare l’applicazione della norma alle necessità del precetto costituzionale, tenendo conto di un ruolo crescente del c.d. ‘diritto vivente’. Nelle conclusioni, il riferimento ad un confronto tra le caratteristiche strutturali dei sistemi di common law, verso quelli di civil law, consente di dare conto di una evidente efficacia, rispetto alle dinamiche del circuito normativo-applicativo, del valore innovativo del “precedente” anche in sistemi di civil law. Di ciò si ha appunto conferma riscontrando l’efficacia di quelle decisioni della Corte costituzionale che non producano, direttamente, un palese mutamento nella formulazione delle regole, bensì spieghino il proprio effetto verso una (innovata) condotta applicativa resa cogente dalle pronunce dei giudici ordinari.______________________________ The essay gets inspiration from the analysis of the mechanism of control of constitutionality of the primary legislation and develops the topic of evolutionary profiles which take shape through interpretation of the Constitutional Court. More specific reference is given to the value of the interpretation to the scope of the so-called ‘living law’ in relation to a capacity of integration and updating of the system of the rules of law. The analysis of the strong theme of the effectiveness of the decisions of the Constitutional Court in order of normative integration (especially referring to the profile of the effect of regulatory decisions) takes care of different types of decision-making tools time to time adopted by the Court. Given the overall plan of the work in which the essay takes place, it develops the idea that the Constitutional Court contributes to enrich the legal system through the resolution of single cases. Jurisprudence of the Constitutional Court, in particular, not only manifests a limit to the action of the legislature, but has the possibility of expanding the repertoire of tools available under the guarantee of the person. The constitutional control, in this manner, contributes to the innovation in protecting the person and its prerogatives. The study analyzes a selection of cases that starts from the judgment no. 356, 1996 by which the Constitutional Court innovates its approach and relies on the ordinary courts the task of verifying whether it is practically possible, to give a positive answer to the question of constitutionality, choosing an interpretation that can adapt the application of the rule to the needs of constitutional principle, taking into account an increasing role of the so-called 'living law'. In conclusion, the reference to a comparison between the structural characteristics of the common law, to those of civil law, can offer a signal of innovative value of a previous decision also in civil law systems. Further confirmation of the effectiveness of the decisions of the Constitutional Court takes in fact place when these ones explain their effect towards (innovated) application made from consequent decisions of ordinary courts.

Gli effetti normativi della giurisprudenza costituzionale

MORSIANI, SIMON LUCA
2010

Abstract

Il saggio sviluppa un percorso di lettura che, traendo spunto dall’analisi del meccanismo del controllo di costituzionalità sulla legittimità degli atti normativi primari, affronta il tema dei profili evolutivi dell’attività interpretativa della Corte costituzionale, con più specifico richiamo al valore dell’interpretazione conforme ed alla portata del cosiddetto diritto vivente in relazione ad una capacità di integrazione ed aggiornamento del sistema delle fonti vigenti. L’analisi del tema forte dell’efficacia delle decisioni della Corte costituzionale al fine della integrazione normativa (in particolare rispetto ai profili dell’effetto normativo e del seguito delle decisioni) tiene conto, naturalmente, di una essenziale disamina delle tipologie di strumenti decisionali di volta in volta adottati dalla Corte. Tenuto conto del piano complessivo dell’opera in cui il saggio è inserito, esso sviluppa l’idea che il giudice possa non solo applicare ma anche innovare il patrimonio delle fonti, cioè arricchire l’ordinamento, attraverso la risoluzione dei casi giudiziari. Con la giurisprudenza della Corte costituzionale, in particolare, non solo si manifesta un limite all’azione del legislatore, ma vi è la possibilità di ampliare il repertorio degli strumenti di garanzia della persona offerti dall’ordinamento. Il controllo di costituzionalità, concorre alla innovazione del sistema delle fonti nella consapevole finalità della tutela della persona e delle sue prerogative. Lo studio analizza una selezione di giurisprudenza della Corte che prende le mosse dalla sentenza n. 356 del 1996 con la quale la Corte costituzionale innova il proprio approccio e affida al giudice ordinario il compito di verificare se sia possibile, in concreto, dare una risposta positiva al dubbio di legittimità costituzionale, scegliendo una interpretazione capace di adeguare l’applicazione della norma alle necessità del precetto costituzionale, tenendo conto di un ruolo crescente del c.d. ‘diritto vivente’. Nelle conclusioni, il riferimento ad un confronto tra le caratteristiche strutturali dei sistemi di common law, verso quelli di civil law, consente di dare conto di una evidente efficacia, rispetto alle dinamiche del circuito normativo-applicativo, del valore innovativo del “precedente” anche in sistemi di civil law. Di ciò si ha appunto conferma riscontrando l’efficacia di quelle decisioni della Corte costituzionale che non producano, direttamente, un palese mutamento nella formulazione delle regole, bensì spieghino il proprio effetto verso una (innovata) condotta applicativa resa cogente dalle pronunce dei giudici ordinari.______________________________ The essay gets inspiration from the analysis of the mechanism of control of constitutionality of the primary legislation and develops the topic of evolutionary profiles which take shape through interpretation of the Constitutional Court. More specific reference is given to the value of the interpretation to the scope of the so-called ‘living law’ in relation to a capacity of integration and updating of the system of the rules of law. The analysis of the strong theme of the effectiveness of the decisions of the Constitutional Court in order of normative integration (especially referring to the profile of the effect of regulatory decisions) takes care of different types of decision-making tools time to time adopted by the Court. Given the overall plan of the work in which the essay takes place, it develops the idea that the Constitutional Court contributes to enrich the legal system through the resolution of single cases. Jurisprudence of the Constitutional Court, in particular, not only manifests a limit to the action of the legislature, but has the possibility of expanding the repertoire of tools available under the guarantee of the person. The constitutional control, in this manner, contributes to the innovation in protecting the person and its prerogatives. The study analyzes a selection of cases that starts from the judgment no. 356, 1996 by which the Constitutional Court innovates its approach and relies on the ordinary courts the task of verifying whether it is practically possible, to give a positive answer to the question of constitutionality, choosing an interpretation that can adapt the application of the rule to the needs of constitutional principle, taking into account an increasing role of the so-called 'living law'. In conclusion, the reference to a comparison between the structural characteristics of the common law, to those of civil law, can offer a signal of innovative value of a previous decision also in civil law systems. Further confirmation of the effectiveness of the decisions of the Constitutional Court takes in fact place when these ones explain their effect towards (innovated) application made from consequent decisions of ordinary courts.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2504748
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