Nel sistema italiano è assente una specifica legge penitenziaria minorile. La doglianza per la lacuna, avvertita e lamentata da molti anni, è diventata più pressante alla luce della Raccomandazione (2008)11 del Consiglio d’Europa relativa alle «regole minime per i minori sottoposti a sanzioni penali o a misure restrittive della libertà personale». Delineata questa cornice, il contributo dapprima sottolinea con forza la necessità di una disciplina ad hoc, ritenendo del tutto inadeguate le regole previste dall’ordinamento penitenziario per adulti, estese ai minorenni in esecuzione di pena dall’art. 79 comma 1 legge n. 354 del 1975, in attesa di un intervento legislativo che regolamenti la materia. Il contributo non si limita, tuttavia, ad analizzare e denunciare le numerose e gravi criticità di tale estensione, ma passa ad una fase costruttiva, sforzandosi di fornire, in attesa appunto dell’auspicata legge penitenziaria minorile, una interpretazione della disciplina trattamentale intra ed extramuraria predisposta con riguardo ai detenuti adulti che sia adeguata alle peculiari condizioni del detenuto minorenne. Sotto questo profilo, si tenta di recuperare la specificità del trattamento rieducativo minorile, attraverso una lettura costituzionalmente orientata, tesa a realizzare un equilibrato contemperamento tra i principi dettati negli artt. 13 e 27 comma 3 Cost. e l’esigenza di protezione dei minori, consacrata nell’art. 31 comma 2 Cost.
L'esecuzione della pena detentiva: il trattamento intramoenia e le misure alternative
COPPETTA, MARIA GRAZIA
2010
Abstract
Nel sistema italiano è assente una specifica legge penitenziaria minorile. La doglianza per la lacuna, avvertita e lamentata da molti anni, è diventata più pressante alla luce della Raccomandazione (2008)11 del Consiglio d’Europa relativa alle «regole minime per i minori sottoposti a sanzioni penali o a misure restrittive della libertà personale». Delineata questa cornice, il contributo dapprima sottolinea con forza la necessità di una disciplina ad hoc, ritenendo del tutto inadeguate le regole previste dall’ordinamento penitenziario per adulti, estese ai minorenni in esecuzione di pena dall’art. 79 comma 1 legge n. 354 del 1975, in attesa di un intervento legislativo che regolamenti la materia. Il contributo non si limita, tuttavia, ad analizzare e denunciare le numerose e gravi criticità di tale estensione, ma passa ad una fase costruttiva, sforzandosi di fornire, in attesa appunto dell’auspicata legge penitenziaria minorile, una interpretazione della disciplina trattamentale intra ed extramuraria predisposta con riguardo ai detenuti adulti che sia adeguata alle peculiari condizioni del detenuto minorenne. Sotto questo profilo, si tenta di recuperare la specificità del trattamento rieducativo minorile, attraverso una lettura costituzionalmente orientata, tesa a realizzare un equilibrato contemperamento tra i principi dettati negli artt. 13 e 27 comma 3 Cost. e l’esigenza di protezione dei minori, consacrata nell’art. 31 comma 2 Cost.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.