Da un'analisi sull'evoluzione dei divorzi e delle separazioni legali risulta il continuo incremento nel corso degli ultimi decenni dell'intensità di questi fenomeni, anche se in Italia non si raggiungono ancora i valori molto elevati propri della maggior parte dei Paesi europei.La diffusione del divorzio (e della separazione) non è un fenomeno isolato ma fa parte integrante di una concezione della vita che assegna alla famiglia e alla coppia una funzione strumentale al conseguimento del benessere individuale e alla massima realizzazione delle potenzialità personali. La propensione al divorzio aumenta perché questo esito è incluso sin dall’inizio nel modello matrimoniale come modalità evolutiva conforme. La continua crescita dell’instabilità matrimoniale non è, quindi, un'anomalia, quanto piuttosto un esito coerente con le tendenze più profonde della tarda modernità. Stretto fra convivenza e divorzio, il matrimonio si presenta come una relazione pura di cui fanno parte intrinseca rischio e ansia, in accordo con i postulati centrali dell'individualismo espressivo: la non irreversibilità delle scelte e la strumentalità dei rapporti con gli altri in vista dello sviluppo del sé. Alla crisi della coppia coniugale non sembra però corrispondere un'analoga crisi della famiglia: da un lato ridotta alla diade genitore-figlio, dall'altro allargata ed estesa nel tempo in modalità sempre più diversificate e complesse, la famiglia continua a rappresentare una sorta di rifugio da un mondo esterno percepito come rischioso, se non minaccioso.
Divorzi e separazioni
MAGGIONI, GUIDO
2010
Abstract
Da un'analisi sull'evoluzione dei divorzi e delle separazioni legali risulta il continuo incremento nel corso degli ultimi decenni dell'intensità di questi fenomeni, anche se in Italia non si raggiungono ancora i valori molto elevati propri della maggior parte dei Paesi europei.La diffusione del divorzio (e della separazione) non è un fenomeno isolato ma fa parte integrante di una concezione della vita che assegna alla famiglia e alla coppia una funzione strumentale al conseguimento del benessere individuale e alla massima realizzazione delle potenzialità personali. La propensione al divorzio aumenta perché questo esito è incluso sin dall’inizio nel modello matrimoniale come modalità evolutiva conforme. La continua crescita dell’instabilità matrimoniale non è, quindi, un'anomalia, quanto piuttosto un esito coerente con le tendenze più profonde della tarda modernità. Stretto fra convivenza e divorzio, il matrimonio si presenta come una relazione pura di cui fanno parte intrinseca rischio e ansia, in accordo con i postulati centrali dell'individualismo espressivo: la non irreversibilità delle scelte e la strumentalità dei rapporti con gli altri in vista dello sviluppo del sé. Alla crisi della coppia coniugale non sembra però corrispondere un'analoga crisi della famiglia: da un lato ridotta alla diade genitore-figlio, dall'altro allargata ed estesa nel tempo in modalità sempre più diversificate e complesse, la famiglia continua a rappresentare una sorta di rifugio da un mondo esterno percepito come rischioso, se non minaccioso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.