Le nuove tecnologie digitali, oggi, offrono straordinarie potenzialità per l’incremento della conoscenza e dello studio in diversi ambiti di ricerca. Il loro utilizzo spazia, infatti, in ampi settori produttivi: dal design per la progettazione di oggetti, al prototipo di veicoli per le aziende automobilistiche, alle tecniche aeronautiche per la simulazione dei voli, all’ingegneria edile per la resa visiva e l’impatto ambientale delle opere finite. Recentemente anche i beni culturali, e in particolare le discipline umanistiche, stanno traendo da queste nuove tecniche grande beneficio: basti pensare alle numerose ricostruzioni virtuali nel campo del patrimonio artistico e culturale o, per esempio, all’archeologia computazionale per la ricostruzione di monumenti, siti archeologici o città del passato. Un approccio di questo tipo è stato recentemente sviluppato anche dal Gabinetto di Fisica dell’Università di Urbino, una struttura universitaria finalizzata alla didattica e alla ricerca storico-scientifica che raccoglie nei suoi locali anche una tra le più importanti collezioni universitarie di strumenti scientifici presenti nel nostro Paese, databile tra la seconda metà del XVIII e i primi anni del XX secolo
Lo Studiolo virtuale di Urbino
MANTOVANI, ROBERTO;
2008
Abstract
Le nuove tecnologie digitali, oggi, offrono straordinarie potenzialità per l’incremento della conoscenza e dello studio in diversi ambiti di ricerca. Il loro utilizzo spazia, infatti, in ampi settori produttivi: dal design per la progettazione di oggetti, al prototipo di veicoli per le aziende automobilistiche, alle tecniche aeronautiche per la simulazione dei voli, all’ingegneria edile per la resa visiva e l’impatto ambientale delle opere finite. Recentemente anche i beni culturali, e in particolare le discipline umanistiche, stanno traendo da queste nuove tecniche grande beneficio: basti pensare alle numerose ricostruzioni virtuali nel campo del patrimonio artistico e culturale o, per esempio, all’archeologia computazionale per la ricostruzione di monumenti, siti archeologici o città del passato. Un approccio di questo tipo è stato recentemente sviluppato anche dal Gabinetto di Fisica dell’Università di Urbino, una struttura universitaria finalizzata alla didattica e alla ricerca storico-scientifica che raccoglie nei suoi locali anche una tra le più importanti collezioni universitarie di strumenti scientifici presenti nel nostro Paese, databile tra la seconda metà del XVIII e i primi anni del XX secoloI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.