Il lavoro analizza in dettaglio per la prima volta alcuni aspetti legati alla scienza e alla tecnica del Quattrocento presenti nel decoro ad intarsio delle pareti dello Studiolo del Palazzo Ducale di Urbino. In esso viene sviluppato un complesso e raffinato programma che ha come leit motiv la rappresentazione visiva delle sette arti liberali. La tesi del presente lavoro vuol sostenere che lo studiolo di Federico rappresenti non solo un luogo privilegiato per gli storici dell’arte ma anche una delle prime e più alte forme di commistione tra le arti ed il sapere tecnico-scientifico del primo Rinascimento. Due elementi concorrono a suffragare tale tesi: l’analisi del programma iconografico sviluppato sull’intarsio pittorico e lo studio della traduzione visiva del programma stesso legato ad una delle più raffinate e spettacolari tecniche visive prospettico-illusionistiche dell’età umanistica.
Le arti del Quadrivium nelle tarsie dello studiolo del Palazzo Ducale di Urbino
MANTOVANI, ROBERTO
2008
Abstract
Il lavoro analizza in dettaglio per la prima volta alcuni aspetti legati alla scienza e alla tecnica del Quattrocento presenti nel decoro ad intarsio delle pareti dello Studiolo del Palazzo Ducale di Urbino. In esso viene sviluppato un complesso e raffinato programma che ha come leit motiv la rappresentazione visiva delle sette arti liberali. La tesi del presente lavoro vuol sostenere che lo studiolo di Federico rappresenti non solo un luogo privilegiato per gli storici dell’arte ma anche una delle prime e più alte forme di commistione tra le arti ed il sapere tecnico-scientifico del primo Rinascimento. Due elementi concorrono a suffragare tale tesi: l’analisi del programma iconografico sviluppato sull’intarsio pittorico e lo studio della traduzione visiva del programma stesso legato ad una delle più raffinate e spettacolari tecniche visive prospettico-illusionistiche dell’età umanistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.