Quasi un libro questo denso saggio che mette insieme i risultati di molti anni di ricerche sul tema, che hanno condotto, nel tempo, a diverse pubblicazioni, come nelle occasioni delle mostre sul pittore tenute a Pesaro e Bologna nel 1997 e in numerosi saggi e articoli. Gli studi di Anna Maria Ambrosini Massari hanno portato a mutare la tradizionale immagine del pittore, inserendolo in un raggio di cultura visiva e di committenze inediti, che lo hanno tolto per sempre alla soffocante lettura di pur geniale allievo di Guido Reni. Il reperimento di nuovi, determinanti documenti, opere e testi, ha riconfermato questi risultati e indirizzi di ricerca, mettendo in luce la multiforme e libera attività dell’artista, che non ha mai spezzato il legame anche con la terra d’origine, gestendo a Pesaro una fiorente bottega, condotta dal padre e dal fratello Vincenzo, attiva quanto quella, indubbiamente più centrale, di Bologna. Il documento del contratto per i dipinti conservati al Museo Civico di Pesaro, con relativa quietanza, del 1647, è indubbiamente il più ricco, chiaro, preciso documento che si abbia, ad oggi, sull’attività del pittore, che precisa finalmente non solo la cronologia della Maddalena e del San Giuseppe di Pesaro ma offre nuova luce a tutta la scansione cronologica delle sue opere, nelle diverse fasi della carriera. Notevoli precisazioni affiorano sui problemi della cultura figurativa di Cantarini, nutrita di modelli e spunti talora sorprendenti con artisti quali, non solo Orazio ma addirittura Artemisia Gentileschi, oltre che con altri già ampiamente indagati dall’autrice, quali quelli con Claudio Ridolfi o Giovan Francesco Guerrieri, oltre che, ovviamente con Guido Reni e il contesto bolognese. Il saggio si pone, dunque, come una sintetica monografia sul pittore, per essere una ricostruzione della vita e delle opere che ne definisce temi, metodi, relazioni ed entità della produzione, dalla straordinaria prassi disegnativa, ai dipinti, alle bellissime incisioni. Si tratta dello studio monografico sul pittore più esteso e aggiornato, con importanti novità dal punto di vista dei documenti e delle opere, che offrono il quadro più completo e preciso della sua attività e della sua cultura artistica, che va a sistematizzare i precedenti studi della autrice sull'argomento, che hanno progressivamente allargato le conoscenze sul pittore, consentendo un suo pieno inserimento nel panorama artistico internazionale.

‘Becoming Simone’. Per Simone Cantarini a trecentocinquant’anni dalla morte

AMBROSINI MASSARI, ANNA MARIA
2009

Abstract

Quasi un libro questo denso saggio che mette insieme i risultati di molti anni di ricerche sul tema, che hanno condotto, nel tempo, a diverse pubblicazioni, come nelle occasioni delle mostre sul pittore tenute a Pesaro e Bologna nel 1997 e in numerosi saggi e articoli. Gli studi di Anna Maria Ambrosini Massari hanno portato a mutare la tradizionale immagine del pittore, inserendolo in un raggio di cultura visiva e di committenze inediti, che lo hanno tolto per sempre alla soffocante lettura di pur geniale allievo di Guido Reni. Il reperimento di nuovi, determinanti documenti, opere e testi, ha riconfermato questi risultati e indirizzi di ricerca, mettendo in luce la multiforme e libera attività dell’artista, che non ha mai spezzato il legame anche con la terra d’origine, gestendo a Pesaro una fiorente bottega, condotta dal padre e dal fratello Vincenzo, attiva quanto quella, indubbiamente più centrale, di Bologna. Il documento del contratto per i dipinti conservati al Museo Civico di Pesaro, con relativa quietanza, del 1647, è indubbiamente il più ricco, chiaro, preciso documento che si abbia, ad oggi, sull’attività del pittore, che precisa finalmente non solo la cronologia della Maddalena e del San Giuseppe di Pesaro ma offre nuova luce a tutta la scansione cronologica delle sue opere, nelle diverse fasi della carriera. Notevoli precisazioni affiorano sui problemi della cultura figurativa di Cantarini, nutrita di modelli e spunti talora sorprendenti con artisti quali, non solo Orazio ma addirittura Artemisia Gentileschi, oltre che con altri già ampiamente indagati dall’autrice, quali quelli con Claudio Ridolfi o Giovan Francesco Guerrieri, oltre che, ovviamente con Guido Reni e il contesto bolognese. Il saggio si pone, dunque, come una sintetica monografia sul pittore, per essere una ricostruzione della vita e delle opere che ne definisce temi, metodi, relazioni ed entità della produzione, dalla straordinaria prassi disegnativa, ai dipinti, alle bellissime incisioni. Si tratta dello studio monografico sul pittore più esteso e aggiornato, con importanti novità dal punto di vista dei documenti e delle opere, che offrono il quadro più completo e preciso della sua attività e della sua cultura artistica, che va a sistematizzare i precedenti studi della autrice sull'argomento, che hanno progressivamente allargato le conoscenze sul pittore, consentendo un suo pieno inserimento nel panorama artistico internazionale.
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