La grande eterogeneità dei quadri clinici dell’area borderline origina dal soddisfacimento dei cinque o più criteri richiesti dal DSM-IV (APA, 1994) per la diagnosi ed implica una difficoltà di fondo nella ricerca del modello psicoterapeutico più efficace a causa delle moltissime possibili combinazioni patologiche dei criteri, a loro volta amplificate dalle peculiarità intrapsichiche e relazionali di ciascun soggetto considerato all’interno del proprio contesto sociale. Le caratteristiche patognomoniche del Disturbo Borderline di Personalità sono contrassegnate da una elevata variabilità, in quanto nessun tratto è sempre presente nell’alternanza di fasi di benessere a sofferenza, e da eterogeneità poiché due soggetti possono ricevere la stessa diagnosi anche condividendo un solo criterio (Fiore D. & Semerari A., 2003). Le direzioni future della ricerca dovranno necessariamente percorrere molteplici fronti teorici tra interdisciplinarietà e collaborazione, tendere a fornire descrizioni meta-teoriche ed integrative, continuando a promuovere lavori life-span metodologicamente più rigorosi che possano cogliere i segnali disturbanti psicologici, comportamentali ed ambientali.

La psicoterapia con il paziente borderline: risultati e linee guida

ROSSI MONTI, MARIO;ACQUARINI, ELENA
2006

Abstract

La grande eterogeneità dei quadri clinici dell’area borderline origina dal soddisfacimento dei cinque o più criteri richiesti dal DSM-IV (APA, 1994) per la diagnosi ed implica una difficoltà di fondo nella ricerca del modello psicoterapeutico più efficace a causa delle moltissime possibili combinazioni patologiche dei criteri, a loro volta amplificate dalle peculiarità intrapsichiche e relazionali di ciascun soggetto considerato all’interno del proprio contesto sociale. Le caratteristiche patognomoniche del Disturbo Borderline di Personalità sono contrassegnate da una elevata variabilità, in quanto nessun tratto è sempre presente nell’alternanza di fasi di benessere a sofferenza, e da eterogeneità poiché due soggetti possono ricevere la stessa diagnosi anche condividendo un solo criterio (Fiore D. & Semerari A., 2003). Le direzioni future della ricerca dovranno necessariamente percorrere molteplici fronti teorici tra interdisciplinarietà e collaborazione, tendere a fornire descrizioni meta-teoriche ed integrative, continuando a promuovere lavori life-span metodologicamente più rigorosi che possano cogliere i segnali disturbanti psicologici, comportamentali ed ambientali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2512756
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