Il diario dell'abate Fiorini, steso da un osservatorio centrale della città, come la Cattedrale di Urbino, rimasto inedito per due secoli, mostra la trasformazione politica, sociale e religiosa impressa dalle truppe di Bonaparte sulle terre dell'ex Ducato. Originale il "miracolo" del santo patrono, gestito dalle autorità religiose e laiche prima per riprendere il controllo delle campagne, percorse dall'insorgenza, poi per affermare sulla scena urbana i nuovi leader democratici.
Crescentino Fiorini, Diario delle cose di Urbino dal 1797 al 1799
MENGOZZI, DINO
2012
Abstract
Il diario dell'abate Fiorini, steso da un osservatorio centrale della città, come la Cattedrale di Urbino, rimasto inedito per due secoli, mostra la trasformazione politica, sociale e religiosa impressa dalle truppe di Bonaparte sulle terre dell'ex Ducato. Originale il "miracolo" del santo patrono, gestito dalle autorità religiose e laiche prima per riprendere il controllo delle campagne, percorse dall'insorgenza, poi per affermare sulla scena urbana i nuovi leader democratici.File in questo prodotto:
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