Il saggio approfondisce la conoscenza dei rapporti tra Giovanni Santi e Piero della Francesca: da una prima conoscenza avvenuta nel 1469 quando il padre di Raffaello viene rimborsato dalla Confraternita del Corpus Domini per avere sostenuto le spese per il soggiorno in Urbino del pittore a citazioni all’interno di sue opere di tematiche pierfrancescane. Si ritiene però che l’influenza esercitata da Piero sia stata minore di quella finora ritenuta dalla critica e più epidermica mentre vengono evidenziati contatti con l’arte di Giovanni Bellini ed i fiamminghi. Vengono rilette le considerazioni sulla pittura di Giovanni Santi all’ interno della sua Cronaca rimata ed in particolare su Piero.
Piero della Francesca per Giovanni Santi
CLERI, BONITA
2011
Abstract
Il saggio approfondisce la conoscenza dei rapporti tra Giovanni Santi e Piero della Francesca: da una prima conoscenza avvenuta nel 1469 quando il padre di Raffaello viene rimborsato dalla Confraternita del Corpus Domini per avere sostenuto le spese per il soggiorno in Urbino del pittore a citazioni all’interno di sue opere di tematiche pierfrancescane. Si ritiene però che l’influenza esercitata da Piero sia stata minore di quella finora ritenuta dalla critica e più epidermica mentre vengono evidenziati contatti con l’arte di Giovanni Bellini ed i fiamminghi. Vengono rilette le considerazioni sulla pittura di Giovanni Santi all’ interno della sua Cronaca rimata ed in particolare su Piero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.