Viene presentato il tema – ampiamente dibattuto dalla storiografia medievistica – della cospicua presenza di forme di religiosità eterodossa e di contestazione del potere pontificio che caratterizzò la regione del Patrimonio di San Pietro in Tuscia soprattutto tra il XII e il XIII secolo, ragionando principalmente intorno ai seguenti elementi: a) Memoria della tomba dell’antipapa Clemente III-Guiberto (1080-1100), che fu sepolto a Civita Castellana; b) episodio del «martirio» di Pietro Parenzo a Orvieto (1199); c) azioni intraprese dai pontefici per estirpare l’eresia catara nel Patrimonio, in termini di diritto (per es. la decretale Vergentis in senium e la costituzione Ad abolendam) e in termini di riforma cultuale (introduzione della festa del Corpus Domini dopo il miracolo di Bolsena); d) presenza di tribunali inquisitioriali e di processi contro eretici nel Patrimonio durante il secolo XIII- tra i quali il “mastodontico” processo che vide incriminati cinquecento viterbesi; e) convergenza di interessi tra la Curia e il comune di Roma nel condannare l’eresia: il simbolo della campana detta «Paterina».
Testimonianze di eterorodossia nel Patrimonio di San Pietro in Tuscia durante il secolo XIII
DI CARPEGNA GABRIELLI FALCONIERI, TOMMASO
2012
Abstract
Viene presentato il tema – ampiamente dibattuto dalla storiografia medievistica – della cospicua presenza di forme di religiosità eterodossa e di contestazione del potere pontificio che caratterizzò la regione del Patrimonio di San Pietro in Tuscia soprattutto tra il XII e il XIII secolo, ragionando principalmente intorno ai seguenti elementi: a) Memoria della tomba dell’antipapa Clemente III-Guiberto (1080-1100), che fu sepolto a Civita Castellana; b) episodio del «martirio» di Pietro Parenzo a Orvieto (1199); c) azioni intraprese dai pontefici per estirpare l’eresia catara nel Patrimonio, in termini di diritto (per es. la decretale Vergentis in senium e la costituzione Ad abolendam) e in termini di riforma cultuale (introduzione della festa del Corpus Domini dopo il miracolo di Bolsena); d) presenza di tribunali inquisitioriali e di processi contro eretici nel Patrimonio durante il secolo XIII- tra i quali il “mastodontico” processo che vide incriminati cinquecento viterbesi; e) convergenza di interessi tra la Curia e il comune di Roma nel condannare l’eresia: il simbolo della campana detta «Paterina».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.