La transizione avviata in Yemen con le rivolte del 2011 è stata lenta, traccheggiata, sanguinosa. Ha chiamato in causa divisioni politiche profonde (e inasprito più d’una spinta secessionista), con esiti poco assimilabili ai celebrati assedi che in Egitto e Tunisia hanno rovesciato i regimi in capo a qualche settimana. Non c’è stato, come in altri “risvegli” arabi, lo scenografico azzeramento - vero o apparente, nella realtà - del sistema di potere. L’allora presidente yemenita Ali Abdallah Saleh è invece rimasto a lungo alle redini dello Yemen anche dopo lo scoppio delle rivolte, costringendo le opposizioni a un’aspra lotta aperta durata molti mesi; con durissime repressioni di piazza, aperte violazioni di diritti umani e decine di vittime, e con tentativi di assassinio del presidente. Lo Yemen si presenta come uno straordinario esperimento di transizione da monitorare, come un intervento a cuore aperto sul sistema politico. In questo paese, per la prima volta nelle rivolte del Mondo arabo, la cosiddetta riconciliazione nazionale, se si farà, non sarà una partita da giocare ex-post, fra vincitori e vinti, ma dovrà essere negoziata da tutte le parti in campo, compresa quella che aveva espresso il regime di Saleh.
Yemen. Transizione a cuore aperto
MEDICI, ANNA MARIA
2013
Abstract
La transizione avviata in Yemen con le rivolte del 2011 è stata lenta, traccheggiata, sanguinosa. Ha chiamato in causa divisioni politiche profonde (e inasprito più d’una spinta secessionista), con esiti poco assimilabili ai celebrati assedi che in Egitto e Tunisia hanno rovesciato i regimi in capo a qualche settimana. Non c’è stato, come in altri “risvegli” arabi, lo scenografico azzeramento - vero o apparente, nella realtà - del sistema di potere. L’allora presidente yemenita Ali Abdallah Saleh è invece rimasto a lungo alle redini dello Yemen anche dopo lo scoppio delle rivolte, costringendo le opposizioni a un’aspra lotta aperta durata molti mesi; con durissime repressioni di piazza, aperte violazioni di diritti umani e decine di vittime, e con tentativi di assassinio del presidente. Lo Yemen si presenta come uno straordinario esperimento di transizione da monitorare, come un intervento a cuore aperto sul sistema politico. In questo paese, per la prima volta nelle rivolte del Mondo arabo, la cosiddetta riconciliazione nazionale, se si farà, non sarà una partita da giocare ex-post, fra vincitori e vinti, ma dovrà essere negoziata da tutte le parti in campo, compresa quella che aveva espresso il regime di Saleh.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.