L’evoluzione bioculturale ha prodotto un essere aperto al mondo, bisognoso di protezione. Per far fronte a questa esposizione l’uomo ha dato vita a forme culturali ogni volta determinate, che hanno chiuso il mondo attraverso gerarchie di valore (noi/loro), di cui le comunità tradizionali sono state il prodotto più aderente. L’eclissi di queste forme culturali, determinata dall’imporsi della logica totalizzante del valore di scambio, orientata all’abbattimento di tutte le barriere, sembra rigettare l’uomo in una situazione originaria priva di filtri protettivi in cui, da un lato, l’uomo sembra poter assaporare l’emozione dell’apertura primaria, fatta di paure ma anche di infinite possibilità di scelta, mentre dall’altro gli impone una libertà nel solco già tracciato da quella logica. In questa situazione l’uomo, come diceva Simmel, sperimenta la più grande libertà e la più dura repressione. Il disagio che emerge negli individui in ragione di questa situazione ambivalente, può a sua volta indirizzarsi verso soluzioni ambivalenti, o cercando nuove forme di chiusura, o cercando vere aperture che solo nella continua e reciproca elaborazione della paura possono sfociare in reale libertà.

Dalla cultura alla cultura (e ritorno)

MANATTINI, FABRIZIO
2013

Abstract

L’evoluzione bioculturale ha prodotto un essere aperto al mondo, bisognoso di protezione. Per far fronte a questa esposizione l’uomo ha dato vita a forme culturali ogni volta determinate, che hanno chiuso il mondo attraverso gerarchie di valore (noi/loro), di cui le comunità tradizionali sono state il prodotto più aderente. L’eclissi di queste forme culturali, determinata dall’imporsi della logica totalizzante del valore di scambio, orientata all’abbattimento di tutte le barriere, sembra rigettare l’uomo in una situazione originaria priva di filtri protettivi in cui, da un lato, l’uomo sembra poter assaporare l’emozione dell’apertura primaria, fatta di paure ma anche di infinite possibilità di scelta, mentre dall’altro gli impone una libertà nel solco già tracciato da quella logica. In questa situazione l’uomo, come diceva Simmel, sperimenta la più grande libertà e la più dura repressione. Il disagio che emerge negli individui in ragione di questa situazione ambivalente, può a sua volta indirizzarsi verso soluzioni ambivalenti, o cercando nuove forme di chiusura, o cercando vere aperture che solo nella continua e reciproca elaborazione della paura possono sfociare in reale libertà.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2597179
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