Non le monarchie e i relitti dell'Ancien Régime ma le giovani e ambiziose democrazie liberali costituiscono le più potenti macchine da guerra del XX secolo. Come Nietzsche aveva presagito, la promessa di pace e prosperità che la modernità aveva fatto all'Europa è stata tradita da quello stesso fanatismo universalistico che riempiva i cuori democratici con la certezza di essere sulla strada del progresso e della felicità terrena. La mobilitazione totale necessaria per sostenere lo sforzo bellico nell'epoca della guerra dei materiali richiede perciò una convinzione ideologica che solo la religione del progresso può garantire. Di questo progresso, dunque, essa costituisce per Juenger la verità.

La mobilitazione totale: guerra industriale democratica e dialettica del progresso

AZZARA', GIUSEPPE STEFANO
2015

Abstract

Non le monarchie e i relitti dell'Ancien Régime ma le giovani e ambiziose democrazie liberali costituiscono le più potenti macchine da guerra del XX secolo. Come Nietzsche aveva presagito, la promessa di pace e prosperità che la modernità aveva fatto all'Europa è stata tradita da quello stesso fanatismo universalistico che riempiva i cuori democratici con la certezza di essere sulla strada del progresso e della felicità terrena. La mobilitazione totale necessaria per sostenere lo sforzo bellico nell'epoca della guerra dei materiali richiede perciò una convinzione ideologica che solo la religione del progresso può garantire. Di questo progresso, dunque, essa costituisce per Juenger la verità.
2015
978-88-7497-911-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2604980
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