Oggetto del lavoro è individuare quale rapporto può esistere tra le concezioni giuridiche ed economiche dell’impresa l’arte e la cultura. L’ ipotesi sostenuta è che tale rapporto può essere ritrovato nel fatto che l’impresa è essa stessa “cultura”, intendendo con questa espressione quel complesso di significati condivisi che all’interno di un certo contesto sociale permette di impostare relazioni reciproche tra soggetti, determinandone anche l’orientamento valoriale e normativo, grazie alla riconoscibilità di forme, di convinzioni e di atteggiamenti comuni. Ed è questo un fatto che, da una parte, resta impresso nella specializzazione funzionale che procede dalla mediazione simbolica alla strutturazione del senso in sistemi culturali, ciascuno produttivo di proprie autonome categorie di significati e di simboli condivisi; e dall’altra parte, è produttivo di effetti, per cui, nonostante la specializzazione al proprio interno, i sistemi culturali si influenzano reciprocamente. Occorre soffermarsi sul linguaggio quale vettore di forme, ovvero dei significati codificati in simboli propri di ogni sistema, per osservare i processi di mediazione simbolica tra i diversi sistemi culturali e in particolare tra quelli dell’impresa e dell’arte, nel quadro più ampio di una esplorazione di elementi teorici e strumentali per veicolare tra di essi una collaborazione reciproca e feconda.

"I rapporti tra impresa e arte come espressioni di sistemi linguistico- culturali. Le riflessioni di una giuscommercialista" in LA VITA NELLE FORME, Il diritto e le altre arti, a cura di Luigi Alfieri e M.Paola Mittica, ISLL Papers, Vol. 8, 2015, p. 317

RIGHINI, ELISABETTA
2015

Abstract

Oggetto del lavoro è individuare quale rapporto può esistere tra le concezioni giuridiche ed economiche dell’impresa l’arte e la cultura. L’ ipotesi sostenuta è che tale rapporto può essere ritrovato nel fatto che l’impresa è essa stessa “cultura”, intendendo con questa espressione quel complesso di significati condivisi che all’interno di un certo contesto sociale permette di impostare relazioni reciproche tra soggetti, determinandone anche l’orientamento valoriale e normativo, grazie alla riconoscibilità di forme, di convinzioni e di atteggiamenti comuni. Ed è questo un fatto che, da una parte, resta impresso nella specializzazione funzionale che procede dalla mediazione simbolica alla strutturazione del senso in sistemi culturali, ciascuno produttivo di proprie autonome categorie di significati e di simboli condivisi; e dall’altra parte, è produttivo di effetti, per cui, nonostante la specializzazione al proprio interno, i sistemi culturali si influenzano reciprocamente. Occorre soffermarsi sul linguaggio quale vettore di forme, ovvero dei significati codificati in simboli propri di ogni sistema, per osservare i processi di mediazione simbolica tra i diversi sistemi culturali e in particolare tra quelli dell’impresa e dell’arte, nel quadro più ampio di una esplorazione di elementi teorici e strumentali per veicolare tra di essi una collaborazione reciproca e feconda.
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