Le vicende che hanno segnato la lunga storia dell'art. 275 c.p.p. sotto il duplice profilo del principio di proporzionalità e della custodia cautelare come extrema ratio trovano un punto di arrivo nella legge 16 aprile 2015 n. 47, la quale ha anche introdotto il divieto di disporre la custodia cautelare in carcere in tutti i casi in cui il giudice pronostichi l'inflizione di una pena detentiva non superiore a tre anni, accompagnato da una pletora di deroghe. Il contributo si prefigge di esaminare il concreto valore della garanzia e il suo impatto con il sistema cautelare adottato dal nostro ordinamento.

Le modifiche al comma 2-bis dell'art. 275 c.p.p. e il d.l. 26 giugno 2014 n. 92

COPPETTA, MARIA GRAZIA
2015

Abstract

Le vicende che hanno segnato la lunga storia dell'art. 275 c.p.p. sotto il duplice profilo del principio di proporzionalità e della custodia cautelare come extrema ratio trovano un punto di arrivo nella legge 16 aprile 2015 n. 47, la quale ha anche introdotto il divieto di disporre la custodia cautelare in carcere in tutti i casi in cui il giudice pronostichi l'inflizione di una pena detentiva non superiore a tre anni, accompagnato da una pletora di deroghe. Il contributo si prefigge di esaminare il concreto valore della garanzia e il suo impatto con il sistema cautelare adottato dal nostro ordinamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2631021
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