Una flessione di 6,3 milioni di voti rispetto al 2008. Un saldo negativo di oltre 5,5 milioni anche considerando, nel bilancio complessivo, i voti ottenuti dai (fuoriusciti) Fratelli d’Italia: il «mito della rimonta» berlusconiana, di fronte a queste cifre, si ridimensiona sensibilmente. Appare, anzi, esplicitamente contraddetto. Il tentativo di resistere alla flessione dei consensi iniziata con le elezioni europee del 2009 trova solo una parziale risposta nella caparbia (onni)presenza del leader, nei mass media (in particolare nel tradizionale habitat televisivo), durante la campagna elettorale. Silvio Berlusconi torna a consolidare il «partito del presidente »: ponendo fine alle guerre di successione e alle domande di rinnovamento espresse dai giovani del partito, accantonando definitivamente l’ipotesi di elezioni primarie (previste per dicembre 2012).
Il Popolo della Libertà: un Pdl-meno-P
Fabio, Bordignon;Fabio, Turato
2013
Abstract
Una flessione di 6,3 milioni di voti rispetto al 2008. Un saldo negativo di oltre 5,5 milioni anche considerando, nel bilancio complessivo, i voti ottenuti dai (fuoriusciti) Fratelli d’Italia: il «mito della rimonta» berlusconiana, di fronte a queste cifre, si ridimensiona sensibilmente. Appare, anzi, esplicitamente contraddetto. Il tentativo di resistere alla flessione dei consensi iniziata con le elezioni europee del 2009 trova solo una parziale risposta nella caparbia (onni)presenza del leader, nei mass media (in particolare nel tradizionale habitat televisivo), durante la campagna elettorale. Silvio Berlusconi torna a consolidare il «partito del presidente »: ponendo fine alle guerre di successione e alle domande di rinnovamento espresse dai giovani del partito, accantonando definitivamente l’ipotesi di elezioni primarie (previste per dicembre 2012).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.