Il saggio afferma la rilevanza decisiva della prima guerra mondiale ai fini della filosofia politica. Essa infatti dissolve completamente, dopo secoli, il "paradigma hobbesiano", cioè la giustificazione della sovranità dello Stato in quanto volta a tutelare la vita del cittadino. Neppure la guerra fa venir meno il diritto naturale alla vita. Lo Stato può decretare la morte del singolo, ma non può pretendere che costui volontariamente e illimitatamente vi si esponga. La conformità di tale paradigma alla prassi storica è documentata dal "Diario militare" di Pietro Verri, straordinario e poco noto resoconto dal vivo della Guerra dei Sette Anni.La prima guerra mondiale non solo è caratterizzata da devastazioni senza precedenti, ma dissolve completamente qualsiasi parvenza di diritto alla vita rispetto allo Stato, trasformando la sua funzione da garante della vita a padrone arbitrario di essa. Ciò viene documentato con ampie citazioni del diario di guerra di Ernst Junger Condizione ulteriormente aggravata dalla Seconda guerra mondiale e ormai entrata nella stessa struttura antropologica in conseguenza dell'arma nucleare. In termini hobbesiani ciò comporta la totale sovrapponibilità dello status civitatis allo status naturae, e quindi il radicale dissolvimento della legittimità dello Stato e la sua riduzione a potere assoluto s', ma meramente di fatto. Quindi senza alcun diritto al consenso.

La Prima Guerra Mondiale e l'epoca dell'uccidibilità illimitata

ALFIERI, LUIGI
2015

Abstract

Il saggio afferma la rilevanza decisiva della prima guerra mondiale ai fini della filosofia politica. Essa infatti dissolve completamente, dopo secoli, il "paradigma hobbesiano", cioè la giustificazione della sovranità dello Stato in quanto volta a tutelare la vita del cittadino. Neppure la guerra fa venir meno il diritto naturale alla vita. Lo Stato può decretare la morte del singolo, ma non può pretendere che costui volontariamente e illimitatamente vi si esponga. La conformità di tale paradigma alla prassi storica è documentata dal "Diario militare" di Pietro Verri, straordinario e poco noto resoconto dal vivo della Guerra dei Sette Anni.La prima guerra mondiale non solo è caratterizzata da devastazioni senza precedenti, ma dissolve completamente qualsiasi parvenza di diritto alla vita rispetto allo Stato, trasformando la sua funzione da garante della vita a padrone arbitrario di essa. Ciò viene documentato con ampie citazioni del diario di guerra di Ernst Junger Condizione ulteriormente aggravata dalla Seconda guerra mondiale e ormai entrata nella stessa struttura antropologica in conseguenza dell'arma nucleare. In termini hobbesiani ciò comporta la totale sovrapponibilità dello status civitatis allo status naturae, e quindi il radicale dissolvimento della legittimità dello Stato e la sua riduzione a potere assoluto s', ma meramente di fatto. Quindi senza alcun diritto al consenso.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2632331
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