In questo contributo si affronta con un interesse squisitamente pedagogico, il tema della riflessività, nell’orizzonte culturale del trapasso tra post-modernità e nuovo realismo. La matrice originaria pragmatista (da Dewey in poi), oramai nota, ha configurato il pensiero riflessivo come il miglior modo di pensare, pensiero che spinge all’indagine ed equivale, pertanto, ad un cosciente estrarre l’elemento intelligente della nostra esperienza. Nondimeno la riflessività ha accompagnato e sostenuto l’epoca del postmoderno, non senza conseguenze, intercettando, o essendo intercettata, dalla costellazione intellettuale post-moderna e divenendone costrutto essenziale ad una soggettività impegnata costantemente nel costruire significati, in una tensione ermeneutica e carica di promesse emancipatrici.
Tra i fatti e le interpretazioni: la riflessività
MICHELINI, MARIA CHIARA
2013
Abstract
In questo contributo si affronta con un interesse squisitamente pedagogico, il tema della riflessività, nell’orizzonte culturale del trapasso tra post-modernità e nuovo realismo. La matrice originaria pragmatista (da Dewey in poi), oramai nota, ha configurato il pensiero riflessivo come il miglior modo di pensare, pensiero che spinge all’indagine ed equivale, pertanto, ad un cosciente estrarre l’elemento intelligente della nostra esperienza. Nondimeno la riflessività ha accompagnato e sostenuto l’epoca del postmoderno, non senza conseguenze, intercettando, o essendo intercettata, dalla costellazione intellettuale post-moderna e divenendone costrutto essenziale ad una soggettività impegnata costantemente nel costruire significati, in una tensione ermeneutica e carica di promesse emancipatrici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.