Patriota italiano, figlio di Giuseppe, ufficiale di Gioacchino Murat a Napoli. Cospiratore contro il sovrano borbonico Ferdinando II nel 1833, era scoperto e imprigionato fino al 1848, quando rimesso in libertà aderiva all'appello di Enrico Poerio e si univa ai volontari napoletani per la campagna di Lombardia. Vicecomandante del battaglione, si recava in seguito a Venezia, dove ferito a morte spirava il 27 giugno 1849. I suoi fratelli superstiti, nel 1860, nella Napoli liberata dai Borboni, chiederanno un risarcimento "per motivi di sofferenze politiche".

Rosaroll, Cesare

Dino Mengozzi
2017

Abstract

Patriota italiano, figlio di Giuseppe, ufficiale di Gioacchino Murat a Napoli. Cospiratore contro il sovrano borbonico Ferdinando II nel 1833, era scoperto e imprigionato fino al 1848, quando rimesso in libertà aderiva all'appello di Enrico Poerio e si univa ai volontari napoletani per la campagna di Lombardia. Vicecomandante del battaglione, si recava in seguito a Venezia, dove ferito a morte spirava il 27 giugno 1849. I suoi fratelli superstiti, nel 1860, nella Napoli liberata dai Borboni, chiederanno un risarcimento "per motivi di sofferenze politiche".
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2656382
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