Il contributo, in epoca di conclamata “post-verità”, si prefigge di costruire un quadro informativo sulle conoscenze dei giovani in merito agli alimenti e all’alimentazione, analizzando se e come queste sono legate alla costruzione di un immaginario piuttosto che alla corretta interpretazione delle tematiche. Il caso di studio è quello dei giovani giunti alla soglia della maturità anagrafica, limitandone la coorte ai frequentanti un istituto di istruzione secondaria di una provincia italiana. L’indagine a campione ha utilizzando la metodologia della compilazione (assistita) di un questionario costruito allo scopo e utilizzato con modalità online (web survey). L’analisi dei dati mostra come i livelli di conoscenza delle tematiche risultino assai variegati e spesso caratterizzati da vuoti informativi che mal si conciliano con un aspetto di primaria importanza per la nostra vita. Se andiamo a vedere quale sia l’impostazione di fondo vediamo come emerga un diffuso allarmismo per quanto riguarda gli approcci più tecnici alla produzione di alimenti, soprattutto in termini di tutela della salute e sostenibilità ambientale. Si potrebbe obiettare che la questione è banale se non fosse per il fatto che la consistenza della presenza umana sulla terra è considerata una variabile indipendente nei confronti della produzione di alimenti. In più punti i risultati forniti sembrano denunciare la presenza di approcci tendenzialmente “superficiali” in base ai quali la scelta di adottare determinati atteggiamenti sembra disgiungersi da quanto dichiarato nei confronti di questioni che, almeno in parte, ne rappresentano fattori causali. Emerge insomma quell’“effetto frame” la cui ipotetica presenza è stata presa a fondamento di uno degli obiettivi dell’indagine. Si fa quindi ricorso, forse in maniera acritica, a quel principio di precauzione da molti posto “confessionalmente” alla base di ogni auspicabile comportamento umano. Non si vuole certo stigmatizzare i comportamenti che ne derivino, quanto piuttosto denunciarne la sostanziale “ipocrisia” per la quale la dimensione ideale dei problemi porta ad abbracciare visioni spesso disgiunte dai comportamenti. Di là da quelli che risultano atteggiamenti generali, tratto saliente delle indagini comparative per tipo di Scuola frequentata è quello di presentare, con una certa ricorrenza, significative differenziazioni con la formazione di uno schema che pone sostanzialmente in relazione le modalità di risposta con la scuola frequentata, mostrando una sorta di collegamento tra il quadro informativo posseduto e le tipologia di pensiero o comportamento manifestati. Cautele a parte si dirà che la cosa è ovvia e prevedibile ma l’indagine pone basi di oggettività su assunzioni ipotetiche. In definitiva, fatte tutte le doverose precisazioni, lo studio può fornire sicuramente informazioni di ritorno per progettare e/o meglio calibrare eventuali sperimentazioni formative che si volessero implementare su tali temi.

Alimentazione e cibo. Indagine comparativa tra gli studenti degli Istituti Secondari Superiori della provincia di Pesaro-Urbino

Ivana Matteucci
;
Mario Corsi
;
Massimo Russo
2018

Abstract

Il contributo, in epoca di conclamata “post-verità”, si prefigge di costruire un quadro informativo sulle conoscenze dei giovani in merito agli alimenti e all’alimentazione, analizzando se e come queste sono legate alla costruzione di un immaginario piuttosto che alla corretta interpretazione delle tematiche. Il caso di studio è quello dei giovani giunti alla soglia della maturità anagrafica, limitandone la coorte ai frequentanti un istituto di istruzione secondaria di una provincia italiana. L’indagine a campione ha utilizzando la metodologia della compilazione (assistita) di un questionario costruito allo scopo e utilizzato con modalità online (web survey). L’analisi dei dati mostra come i livelli di conoscenza delle tematiche risultino assai variegati e spesso caratterizzati da vuoti informativi che mal si conciliano con un aspetto di primaria importanza per la nostra vita. Se andiamo a vedere quale sia l’impostazione di fondo vediamo come emerga un diffuso allarmismo per quanto riguarda gli approcci più tecnici alla produzione di alimenti, soprattutto in termini di tutela della salute e sostenibilità ambientale. Si potrebbe obiettare che la questione è banale se non fosse per il fatto che la consistenza della presenza umana sulla terra è considerata una variabile indipendente nei confronti della produzione di alimenti. In più punti i risultati forniti sembrano denunciare la presenza di approcci tendenzialmente “superficiali” in base ai quali la scelta di adottare determinati atteggiamenti sembra disgiungersi da quanto dichiarato nei confronti di questioni che, almeno in parte, ne rappresentano fattori causali. Emerge insomma quell’“effetto frame” la cui ipotetica presenza è stata presa a fondamento di uno degli obiettivi dell’indagine. Si fa quindi ricorso, forse in maniera acritica, a quel principio di precauzione da molti posto “confessionalmente” alla base di ogni auspicabile comportamento umano. Non si vuole certo stigmatizzare i comportamenti che ne derivino, quanto piuttosto denunciarne la sostanziale “ipocrisia” per la quale la dimensione ideale dei problemi porta ad abbracciare visioni spesso disgiunte dai comportamenti. Di là da quelli che risultano atteggiamenti generali, tratto saliente delle indagini comparative per tipo di Scuola frequentata è quello di presentare, con una certa ricorrenza, significative differenziazioni con la formazione di uno schema che pone sostanzialmente in relazione le modalità di risposta con la scuola frequentata, mostrando una sorta di collegamento tra il quadro informativo posseduto e le tipologia di pensiero o comportamento manifestati. Cautele a parte si dirà che la cosa è ovvia e prevedibile ma l’indagine pone basi di oggettività su assunzioni ipotetiche. In definitiva, fatte tutte le doverose precisazioni, lo studio può fornire sicuramente informazioni di ritorno per progettare e/o meglio calibrare eventuali sperimentazioni formative che si volessero implementare su tali temi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2662932
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