Il progetto TEMPUS INFOBC - L’INNOVATION DANS LA FORMATION POUR LES BIENS CULTURELS: un nouveau curriculum euro-méditerranéen pour la préservation de biens culturels – INFOBC finanziato dall’Unione Europea ha portato per la prima volta la formazione in conservazione restauro all’interno del sistema formativo della Tunisia con una Licence Appliquée en Conservation et Restauration des biens culturels di tre anni che sarà completata con altri 2 anni di Master attraverso un trasferimento di conoscenze, metodologie e tecnologie tra le università e le istituzioni europee e quelle tunisine.Questo modello formativo è stato avviato anche in Libano attraverso un progetto di cooperazione finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca italiano e l’Università USEK. L’obiettivo generale è quello di avviare la formazione in conservazione e restauro dei beni culturali in questi paesi secondo i parametri indicati dalle istituzioni europee ECCO-ENCORE per rendere questi diplomi equiparabili alla formazione europea. Il progetto in Tunisia si è sviluppato con l’avvio di un primo ciclo di istruzione triennale per un numero programmato di studenti da 10 a 15 in ogni sede, secondo profili formativi professionalizzanti diversificati nelle diverse Università in base alle caratteristiche dei beni presenti nel territorio. Questi percorsi formativi per studenti sono stati sviluppati in parallelo con la formazione di nuove competenze per i docenti e per il personale tecnico coinvolti. Il progetto ha previsto l’installazione in ogni sede di veri propri laboratori di restauro e una formazione specifica nel settore e stage in Spagna e in Italia per gli studenti durante il percorso formativo. Oltre all’Università di Urbino – che ha svolto il ruolo di capofila – nel progetto sono state coinvolte altre undici istituzioni: due italiane l’Unione delle Università del Mediterraneo di Roma - UNIMED e l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia con il Laboratorio Multimediale MELA; una spagnola l’Università di Barcellona; una francese l’ Ecole Nationale Supérieure d’Arts et Métiers Paris Tech ENSAM-ARTS; sei Università statali tunisine: l’ Université de Tunis, l’Université de la Manouba e l’Université Zitouna a Tunisi, l’Université de Sousse e l’Université de Sfax nel centro del Paese e l’Université de Gabés a sud e, infine, il Ministère de l’Enseignement Supérieur et de la Recherche Scientifique della Tunisia. Il progetto in Libano è attualmente nella fase di formazione dei docenti e aprirà il primo corso in area medio-orientale nell’a.a. 2018-2019 completando già una grande esperienza nel settore della conservazione dei documenti, manoscritti e patrimonio librario e archivistico e formando nuovi restauratori in altre tipologie di beni culturali, come il lapideo, i dipinti, le pitture murali parte fondamentale del patrimonio libanese. In particolare, è l'occasione per una riflessione sulle discipline della rappresentazione all'interno dei nuovi percorsi di studio e della formazione già presenti nelle facoltà di architettura e negli istituti di belle arti che collaborano a questi progetti.

Le scienze della rappresentazione all’interno delle esperienze della scuola di conservazione e restauro in nord Africa e nell’area mediorientale

Laura Baratin
;
Maria Malvina Borgherini
;
2018

Abstract

Il progetto TEMPUS INFOBC - L’INNOVATION DANS LA FORMATION POUR LES BIENS CULTURELS: un nouveau curriculum euro-méditerranéen pour la préservation de biens culturels – INFOBC finanziato dall’Unione Europea ha portato per la prima volta la formazione in conservazione restauro all’interno del sistema formativo della Tunisia con una Licence Appliquée en Conservation et Restauration des biens culturels di tre anni che sarà completata con altri 2 anni di Master attraverso un trasferimento di conoscenze, metodologie e tecnologie tra le università e le istituzioni europee e quelle tunisine.Questo modello formativo è stato avviato anche in Libano attraverso un progetto di cooperazione finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca italiano e l’Università USEK. L’obiettivo generale è quello di avviare la formazione in conservazione e restauro dei beni culturali in questi paesi secondo i parametri indicati dalle istituzioni europee ECCO-ENCORE per rendere questi diplomi equiparabili alla formazione europea. Il progetto in Tunisia si è sviluppato con l’avvio di un primo ciclo di istruzione triennale per un numero programmato di studenti da 10 a 15 in ogni sede, secondo profili formativi professionalizzanti diversificati nelle diverse Università in base alle caratteristiche dei beni presenti nel territorio. Questi percorsi formativi per studenti sono stati sviluppati in parallelo con la formazione di nuove competenze per i docenti e per il personale tecnico coinvolti. Il progetto ha previsto l’installazione in ogni sede di veri propri laboratori di restauro e una formazione specifica nel settore e stage in Spagna e in Italia per gli studenti durante il percorso formativo. Oltre all’Università di Urbino – che ha svolto il ruolo di capofila – nel progetto sono state coinvolte altre undici istituzioni: due italiane l’Unione delle Università del Mediterraneo di Roma - UNIMED e l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia con il Laboratorio Multimediale MELA; una spagnola l’Università di Barcellona; una francese l’ Ecole Nationale Supérieure d’Arts et Métiers Paris Tech ENSAM-ARTS; sei Università statali tunisine: l’ Université de Tunis, l’Université de la Manouba e l’Université Zitouna a Tunisi, l’Université de Sousse e l’Université de Sfax nel centro del Paese e l’Université de Gabés a sud e, infine, il Ministère de l’Enseignement Supérieur et de la Recherche Scientifique della Tunisia. Il progetto in Libano è attualmente nella fase di formazione dei docenti e aprirà il primo corso in area medio-orientale nell’a.a. 2018-2019 completando già una grande esperienza nel settore della conservazione dei documenti, manoscritti e patrimonio librario e archivistico e formando nuovi restauratori in altre tipologie di beni culturali, come il lapideo, i dipinti, le pitture murali parte fondamentale del patrimonio libanese. In particolare, è l'occasione per una riflessione sulle discipline della rappresentazione all'interno dei nuovi percorsi di studio e della formazione già presenti nelle facoltà di architettura e negli istituti di belle arti che collaborano a questi progetti.
2018
978-88-3338-048-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2665299
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