La presenza e l’attività dei comunisti italiani nel fronte antifascista è stata costante già dalla metà degli anni ’20, con un numero consistente di militanti e dirigenti impegnati all’estero, a partire dalla Russia. Una di questi è Teresa Noce, esponente di primo piano nella pur residuale quota riservata alla dirigenza comunista femminile, moglie di Luigi Longo, ma con un’autonomia e specificità accentuate, che si conquistò uno spazio centrale con due ruoli: il primo, come allieva della Scuola internazionale Lenin di Mosca durante i cui corsi condusse un’inchiesta sulla salute pubblica; il secondo, come referente del PCd’I per seguire prima i lavori del VI Congresso dell’Internazionale, poi per rappresentare la Confederazione generale del lavoro (CGdL) nel Profintern, l’Internazionale sindacale.
Teresa Noce: an Italian female anti-fascist voice in Moscow
Anna Tonelli
2019
Abstract
La presenza e l’attività dei comunisti italiani nel fronte antifascista è stata costante già dalla metà degli anni ’20, con un numero consistente di militanti e dirigenti impegnati all’estero, a partire dalla Russia. Una di questi è Teresa Noce, esponente di primo piano nella pur residuale quota riservata alla dirigenza comunista femminile, moglie di Luigi Longo, ma con un’autonomia e specificità accentuate, che si conquistò uno spazio centrale con due ruoli: il primo, come allieva della Scuola internazionale Lenin di Mosca durante i cui corsi condusse un’inchiesta sulla salute pubblica; il secondo, come referente del PCd’I per seguire prima i lavori del VI Congresso dell’Internazionale, poi per rappresentare la Confederazione generale del lavoro (CGdL) nel Profintern, l’Internazionale sindacale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.