A dieci anni dall’emanazione della più recente disciplina legislativa italiana della tutela della salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81), la sua lungimirante ispirazione universalistica deve oggi misurarsi soprattutto con le profonde trasformazioni del mondo del lavoro prodotte da un’incessante innovazione tecnologica coniugata ai processi di internazionalizzazione degli assetti produttivi. Di fronte alle nuove forme di lavoro nelle quali, come nel caso della gig economy, si assiste ad una progressiva destrutturazione delle categorie del tempo e del luogo della prestazione lavorativa, i tradizionali modelli regolativi di tutela ispirati ai principi eurounitari richiedono di essere affinati affinché la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro divenga la tutela della sicurezza dei lavoratori. Per altro verso, appare sempre più urgente intervenire affinché la platea dei soggetti coperti dalla tutela assicurativa antinfortunistica coincida con quella ben più ampia alla quale si applica la tutela prevenzionistica, colmando così vuoti di disciplina ormai non più giustificabili. Prendendo spunto dall’analisi critica dei principali nodi applicativi delle disposizioni attualmente vigenti, anche alla luce delle ricadute delle recenti riforme del diritto del lavoro sul diritto della sicurezza sul lavoro, il saggio propone alcune ipotesi interpretative e di intervento legislativo volte a rendere più effettiva la tutela prevenzionistica ed assicurativa.

Dopo il d.lgs. 81/2008: salute e sicurezza in un decennio di riforme del diritto del lavoro

P. Pascucci
2019

Abstract

A dieci anni dall’emanazione della più recente disciplina legislativa italiana della tutela della salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81), la sua lungimirante ispirazione universalistica deve oggi misurarsi soprattutto con le profonde trasformazioni del mondo del lavoro prodotte da un’incessante innovazione tecnologica coniugata ai processi di internazionalizzazione degli assetti produttivi. Di fronte alle nuove forme di lavoro nelle quali, come nel caso della gig economy, si assiste ad una progressiva destrutturazione delle categorie del tempo e del luogo della prestazione lavorativa, i tradizionali modelli regolativi di tutela ispirati ai principi eurounitari richiedono di essere affinati affinché la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro divenga la tutela della sicurezza dei lavoratori. Per altro verso, appare sempre più urgente intervenire affinché la platea dei soggetti coperti dalla tutela assicurativa antinfortunistica coincida con quella ben più ampia alla quale si applica la tutela prevenzionistica, colmando così vuoti di disciplina ormai non più giustificabili. Prendendo spunto dall’analisi critica dei principali nodi applicativi delle disposizioni attualmente vigenti, anche alla luce delle ricadute delle recenti riforme del diritto del lavoro sul diritto della sicurezza sul lavoro, il saggio propone alcune ipotesi interpretative e di intervento legislativo volte a rendere più effettiva la tutela prevenzionistica ed assicurativa.
2019
978-88-917-8705-7
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