La storia dell’obiezione di coscienza al servizio militare e, più in generale, quella delle espressioni culturali del pacifismo nel Novecento (in questo caso nell’Italia repubblicana) ha raccolto scarse attenzioni da parte degli studiosi. La storiografia si occupa in maniera compiuta dell’esistenza di una cultura pacifista soltanto a partire dagli anni della contestazione giovanile, nella stagione delle grandi manifestazioni contro l’invasione americana in Vietnam, quando un pacifismo piuttosto vago e per certi aspetti “di maniera” diventa centrale nella cultura giovanile di massa. Si riscopre così un tema che è funzionale all’interpretazione del periodo e dei suoi protagonisti, ma che stenta ancora a diventare oggetto storiografico a sé stante.
L'obiezione di coscienza: una ricerca che colma un vuoto
Anna Tonelli
2019
Abstract
La storia dell’obiezione di coscienza al servizio militare e, più in generale, quella delle espressioni culturali del pacifismo nel Novecento (in questo caso nell’Italia repubblicana) ha raccolto scarse attenzioni da parte degli studiosi. La storiografia si occupa in maniera compiuta dell’esistenza di una cultura pacifista soltanto a partire dagli anni della contestazione giovanile, nella stagione delle grandi manifestazioni contro l’invasione americana in Vietnam, quando un pacifismo piuttosto vago e per certi aspetti “di maniera” diventa centrale nella cultura giovanile di massa. Si riscopre così un tema che è funzionale all’interpretazione del periodo e dei suoi protagonisti, ma che stenta ancora a diventare oggetto storiografico a sé stante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.