Dinanzi a un acceso cerebralismo pregnante nella società civile contemporanea, ci si domanda in questa sede, con toni forse anche un po’ illusori, se si possano rivalutare e ripensare criticamente i potenziali educativi dell'intelligenza del corpo nel tentativo di sfidare i tanti dilemmi pedagogici ascrivibili ai paradossi dell'uomo contemporaneo intorno al concetto di salute e a una più globale concezione di ben-essere. Sarebbe auspicabile individuare alcuni elementi paradigmatici confluenti in un’educazione integrale alla salute in grado di porre a confronto e fondere strutturali elementi pedagogici della cultura educativa occidentale (più teorica, dualista e tendenzialmente conflittuale, e per questo alienata) con quelli appartenenti invece a una cultura estremo-orientale maggiormente sensibile alle ragioni del corpo e alla connessa realtà sensoriale (spesso dimenticata dall’uomo occidentale). La naturale aspirazione dell'arte dell'aikidō verso la realizzazione di una possibile unità mente-corpo si pone da una prospettiva olistica di integrazione esistenziale e socio-relazionale, che nel valore del benessere individuale e collettivo trova un autentico faro orientatore. L’utopia di un ideale rinnovato, ispirato anche a certe tematiche antropologiche osservabili nelle culture orientali e in particolare nell’arte aikidoistica, può generare una nuova forza di per sé trasformatrice, metapoietica, in grado di modificare la struttura attuale del sistema uomo e il suo rapporto, certamente più salutare, con se stesso e con l’universo intero.
Il benessere nella pedagogia dell’aikidō: l’utopia salutare dell’unità mente-corpo
Roberto Travaglini
2019
Abstract
Dinanzi a un acceso cerebralismo pregnante nella società civile contemporanea, ci si domanda in questa sede, con toni forse anche un po’ illusori, se si possano rivalutare e ripensare criticamente i potenziali educativi dell'intelligenza del corpo nel tentativo di sfidare i tanti dilemmi pedagogici ascrivibili ai paradossi dell'uomo contemporaneo intorno al concetto di salute e a una più globale concezione di ben-essere. Sarebbe auspicabile individuare alcuni elementi paradigmatici confluenti in un’educazione integrale alla salute in grado di porre a confronto e fondere strutturali elementi pedagogici della cultura educativa occidentale (più teorica, dualista e tendenzialmente conflittuale, e per questo alienata) con quelli appartenenti invece a una cultura estremo-orientale maggiormente sensibile alle ragioni del corpo e alla connessa realtà sensoriale (spesso dimenticata dall’uomo occidentale). La naturale aspirazione dell'arte dell'aikidō verso la realizzazione di una possibile unità mente-corpo si pone da una prospettiva olistica di integrazione esistenziale e socio-relazionale, che nel valore del benessere individuale e collettivo trova un autentico faro orientatore. L’utopia di un ideale rinnovato, ispirato anche a certe tematiche antropologiche osservabili nelle culture orientali e in particolare nell’arte aikidoistica, può generare una nuova forza di per sé trasformatrice, metapoietica, in grado di modificare la struttura attuale del sistema uomo e il suo rapporto, certamente più salutare, con se stesso e con l’universo intero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.