Il capitolo è parte di un volume il cui proposito è di far luce sul rapporto tra le nuove generazioni, la politica e la società, a partire dall’analisi di dati racconti tra il 2016 e il 2017 grazie ad un’indagine empirica rivolta a due campioni di studenti universitari iscritti presso l’Università di Urbino. In questa parte del lavoro si prendono in considerazione i dati relativi al questionario del 2016 rivolto a 700 studenti e si affronta in primo luogo il tema della destra e della sinistra, cercando di comprende il senso del continuare ad avere come riferimento il vecchio “arnese” ideologico che tanto rimanda alla Prima repubblica. Questo in una fase dove, in un clima di crisi economica e sociale, crescono disaffezione e sentimenti antipolitici, emergono movimenti e leader populisti e il conflitto politico e sociale cambia radicalmente le sue logiche. Sfuggendo alla divisione sinistra-destra, facendo del popolo, del cittadino, il suo fuoco, e trovando un nuovo orientamento, che si fa verticale; verso l’alto e verso il basso. Verso le élite, moralmente inferiori, che tradiscono e smettono di rappresentare e verso l'Altro/diverso che incarna il rischio del declassamento sociale. Nel capitolo si prosegue poi, il dialogo con i giovani, ponendo attenzione ai diversi fattori (genere, appartenenza sociale, credo religioso ecc) che influenzano la collocazione politica, alla vicinanza ai partiti, alla decisioni di voto e alla fiducia (verticale) nelle istituzioni.

La destra e la sinistra

Terenzio Fava
2019

Abstract

Il capitolo è parte di un volume il cui proposito è di far luce sul rapporto tra le nuove generazioni, la politica e la società, a partire dall’analisi di dati racconti tra il 2016 e il 2017 grazie ad un’indagine empirica rivolta a due campioni di studenti universitari iscritti presso l’Università di Urbino. In questa parte del lavoro si prendono in considerazione i dati relativi al questionario del 2016 rivolto a 700 studenti e si affronta in primo luogo il tema della destra e della sinistra, cercando di comprende il senso del continuare ad avere come riferimento il vecchio “arnese” ideologico che tanto rimanda alla Prima repubblica. Questo in una fase dove, in un clima di crisi economica e sociale, crescono disaffezione e sentimenti antipolitici, emergono movimenti e leader populisti e il conflitto politico e sociale cambia radicalmente le sue logiche. Sfuggendo alla divisione sinistra-destra, facendo del popolo, del cittadino, il suo fuoco, e trovando un nuovo orientamento, che si fa verticale; verso l’alto e verso il basso. Verso le élite, moralmente inferiori, che tradiscono e smettono di rappresentare e verso l'Altro/diverso che incarna il rischio del declassamento sociale. Nel capitolo si prosegue poi, il dialogo con i giovani, ponendo attenzione ai diversi fattori (genere, appartenenza sociale, credo religioso ecc) che influenzano la collocazione politica, alla vicinanza ai partiti, alla decisioni di voto e alla fiducia (verticale) nelle istituzioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2672475
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