La ricerca è incentrata sul memoriale di un viaggio, diretto da Roma verso la Spagna, compiuto all’inizio del Settecento dal prelato di origine urbinate Pier Donnino De Pretis al servizio della corte papale come affidatario di una particolare missione diplomatica. Il resoconto, che delinea un complesso mosaico sulla mobilità del passato e sulle sue motivazioni, è connotato da osservazioni geografiche sui territori attraversati, da curiosità sugli usi e le tradizioni sia civili sia religiose, da peculiarità urbanistiche e artistiche delle città intraviste o raggiunte, da incontri con i più diversi personaggi, dai più umili – come i funzionari delle dogane, i conduttori di taverne e osterie, i vetturini – a quelli di rango elevato come i sovrani spagnoli o gli esponenti del mondo ecclesiastico europeo. In conclusione, il testo del De Pretis è in grado di offrire un singolare contributo al rilevante panorama del genere letterario odeporico e di aggiungere una piccola, ma suggestiva, tessera al puzzle conoscitivo delle “geografie del passato”, poiché in ogni tempo “chi viaggia ha molto da raccontare”.
"Andata e ricordo". Note storico-geografiche di un viaggiatore del primo Settecento
Maria Augusta Bertini
2019
Abstract
La ricerca è incentrata sul memoriale di un viaggio, diretto da Roma verso la Spagna, compiuto all’inizio del Settecento dal prelato di origine urbinate Pier Donnino De Pretis al servizio della corte papale come affidatario di una particolare missione diplomatica. Il resoconto, che delinea un complesso mosaico sulla mobilità del passato e sulle sue motivazioni, è connotato da osservazioni geografiche sui territori attraversati, da curiosità sugli usi e le tradizioni sia civili sia religiose, da peculiarità urbanistiche e artistiche delle città intraviste o raggiunte, da incontri con i più diversi personaggi, dai più umili – come i funzionari delle dogane, i conduttori di taverne e osterie, i vetturini – a quelli di rango elevato come i sovrani spagnoli o gli esponenti del mondo ecclesiastico europeo. In conclusione, il testo del De Pretis è in grado di offrire un singolare contributo al rilevante panorama del genere letterario odeporico e di aggiungere una piccola, ma suggestiva, tessera al puzzle conoscitivo delle “geografie del passato”, poiché in ogni tempo “chi viaggia ha molto da raccontare”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.