A fronte delle nuove sfide sociali ed economiche legate ai processi della globalizzazione, al cambiamento tecnologico nei processi produttivi e alle trasformazioni delle organizzazioni, alle università è richiesto di implementare, con l’ausilio delle nuove tecnologie digitali, le strategie e gli interventi integrati in materia di orientamento, affinché lo sforzo orientativo non sia più solo lo strumento nel gestire la transizione tra scuola, formazione e lavoro, ma rappresenti una costante nella vita di ogni individuo, in grado di garantirne lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di incrementare l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. L’orientamento è considerato in effetti una fondamentale strategia politica di lifelong e lifewide learning da uno dei più noti studiosi del tema . E secondo l’OECD i servizi per l’orientamento devono darsi tre obiettivi fondamentali: «obiettivi di apprendimento» perché un investimento sul capitale umano risulta essere il più produttivo; «obiettivi relativi al mercato del lavoro» dove l’orientamento alla carriera diviene un supporto alle scelte e alla presa di decisioni riducendo i fallimenti e gli insuccessi; «obiettivi di equità sociale» a sostegno di eguali opportunità per i gruppi svantaggiati e per la promozione dell’inclusione sociale.
Per un orientamento universitario sostenibile, personalizzato e inclusivo: il ruolo delle tecnologie
Ivana Matteucci
2019
Abstract
A fronte delle nuove sfide sociali ed economiche legate ai processi della globalizzazione, al cambiamento tecnologico nei processi produttivi e alle trasformazioni delle organizzazioni, alle università è richiesto di implementare, con l’ausilio delle nuove tecnologie digitali, le strategie e gli interventi integrati in materia di orientamento, affinché lo sforzo orientativo non sia più solo lo strumento nel gestire la transizione tra scuola, formazione e lavoro, ma rappresenti una costante nella vita di ogni individuo, in grado di garantirne lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di incrementare l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. L’orientamento è considerato in effetti una fondamentale strategia politica di lifelong e lifewide learning da uno dei più noti studiosi del tema . E secondo l’OECD i servizi per l’orientamento devono darsi tre obiettivi fondamentali: «obiettivi di apprendimento» perché un investimento sul capitale umano risulta essere il più produttivo; «obiettivi relativi al mercato del lavoro» dove l’orientamento alla carriera diviene un supporto alle scelte e alla presa di decisioni riducendo i fallimenti e gli insuccessi; «obiettivi di equità sociale» a sostegno di eguali opportunità per i gruppi svantaggiati e per la promozione dell’inclusione sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.