Questo testo evidenzia un lungo periodo durante il quale alcuni filoni della disciplina antropologica non hanno affrontato il tema della violenza di genere e si interroga sul come pensare oggi un’antropologia della violenza che renda conto del punto di vista femminile generalmente invisibilizzato. Bisogna puntare a paradigmi conoscitivi antropologici che prevedano le donne e tendere alla costruzione di un approccio femminile all’antropologia della violenza attraverso almeno alcune azioni: far emergere le pratiche femminili dall’invisibilità etnografica, decostruire il punto di vista androcentrico sulla cultura classica che perviene fino ai giorni nostri in varianti multiformi, individuare gli aspetti di violenza strutturale della violenza di genere, non assumere come naturale la violenza di genere tanto nei conflitti come nelle lotte di liberazione e denunciare l’elusione del punto di vista femminile nella disciplina.
Per un'antropologia della violenza: appunti
Francesca Declich
2020
Abstract
Questo testo evidenzia un lungo periodo durante il quale alcuni filoni della disciplina antropologica non hanno affrontato il tema della violenza di genere e si interroga sul come pensare oggi un’antropologia della violenza che renda conto del punto di vista femminile generalmente invisibilizzato. Bisogna puntare a paradigmi conoscitivi antropologici che prevedano le donne e tendere alla costruzione di un approccio femminile all’antropologia della violenza attraverso almeno alcune azioni: far emergere le pratiche femminili dall’invisibilità etnografica, decostruire il punto di vista androcentrico sulla cultura classica che perviene fino ai giorni nostri in varianti multiformi, individuare gli aspetti di violenza strutturale della violenza di genere, non assumere come naturale la violenza di genere tanto nei conflitti come nelle lotte di liberazione e denunciare l’elusione del punto di vista femminile nella disciplina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.