Nell’affrontare il difficile tema della dignità del lavoro è necessario avvalersi anche dei contenuti della Decent Work Agenda, nella quale l’Organizzazione internazionale del lavoro ha tratteggiato i contorni di una nozione universale e condivisa di lavoro dignitoso, corredandola di affidabili predittori/indicatori utili a valutare le condizioni in cui il lavoro effettivamente si svolge. per l’OIL, il lavoro dignitoso è diventato il paradigma universale cui devono poter aspirare tutti i lavoratori; un paradigma disarticolato in quattro pilastri funzionalmente interconnessi e trasversalmente percorsi dal principio della parità di genere, ciascuno con un proprio focus su diritti, occupazione, protezione sociale e dialogo sociale. Sono passati più di dieci anni da quella Dichiarazione, ma sulla centralità del lavoro dignitoso l’OIL non ha mostrato ripensamenti. La nozione che il paradigma della Decent Work Agenda ci mette a disposizione non è pensata soltanto per i paesi con economie arretrate o in via di sviluppo. Al contrario, essa ben si presta a denunciare anche le più insidiose forme di lavoro povero, impoverito e deprivato che infestano aree sempre meno marginali delle realtà economiche e sociali più evolute, stressate dal lungo assedio economico e finanziario cui sono sottoposte anche a causa di una non governata globalizzazione.
Sulla nozione-paradigma di lavoro dignitoso della Decent work Agenda
Luciano Angelini
2020
Abstract
Nell’affrontare il difficile tema della dignità del lavoro è necessario avvalersi anche dei contenuti della Decent Work Agenda, nella quale l’Organizzazione internazionale del lavoro ha tratteggiato i contorni di una nozione universale e condivisa di lavoro dignitoso, corredandola di affidabili predittori/indicatori utili a valutare le condizioni in cui il lavoro effettivamente si svolge. per l’OIL, il lavoro dignitoso è diventato il paradigma universale cui devono poter aspirare tutti i lavoratori; un paradigma disarticolato in quattro pilastri funzionalmente interconnessi e trasversalmente percorsi dal principio della parità di genere, ciascuno con un proprio focus su diritti, occupazione, protezione sociale e dialogo sociale. Sono passati più di dieci anni da quella Dichiarazione, ma sulla centralità del lavoro dignitoso l’OIL non ha mostrato ripensamenti. La nozione che il paradigma della Decent Work Agenda ci mette a disposizione non è pensata soltanto per i paesi con economie arretrate o in via di sviluppo. Al contrario, essa ben si presta a denunciare anche le più insidiose forme di lavoro povero, impoverito e deprivato che infestano aree sempre meno marginali delle realtà economiche e sociali più evolute, stressate dal lungo assedio economico e finanziario cui sono sottoposte anche a causa di una non governata globalizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.