Il lavoro del sociologo non può prescindere dall’uso dello sguardo, dall’osservazione di ciò che accade e dal tentativo di provare a “restituire” in qualche modo quella parte di realtà sociale cui si sta interessando. Se già il vedere ha un rilevante valore sociologico, spesso messo da parte o non sufficientemente analizzato, la stretta interconnessione di visuale e linguistico compone l’attività sociologica stessa, un’attività pratica che nel suo intento descrittivo-interpretativo si avvale di determinate categorie e fa una serie di scelte che possono essere anche viste come piccoli esercizi di potere, che costituiscono ciò che descrivono mentre lo descrivono. Se l’iconic o pictorial turn ci spingesse, invece, a prendere le distanze dal rilievo che assume la dimensione linguistica, rivendicando l’autonomia di quella visuale e discutendo anche l’idea stessa di descrizione, si tratterebbe allora di mettere meglio a fuoco i compiti della sociologia. Questo volume dà spazio a diverse prospettive e cerca di approfondire alcuni aspetti epistemico-metodologici della ricerca visuale, proponendo inoltre alcune tecniche di integrazione tra scrittura accademica e dimensione visuale nella diffusione dei risultati di ricerca.

Dimensioni visuali della pratica sociologica

Francesco, Sacchetti
2017

Abstract

Il lavoro del sociologo non può prescindere dall’uso dello sguardo, dall’osservazione di ciò che accade e dal tentativo di provare a “restituire” in qualche modo quella parte di realtà sociale cui si sta interessando. Se già il vedere ha un rilevante valore sociologico, spesso messo da parte o non sufficientemente analizzato, la stretta interconnessione di visuale e linguistico compone l’attività sociologica stessa, un’attività pratica che nel suo intento descrittivo-interpretativo si avvale di determinate categorie e fa una serie di scelte che possono essere anche viste come piccoli esercizi di potere, che costituiscono ciò che descrivono mentre lo descrivono. Se l’iconic o pictorial turn ci spingesse, invece, a prendere le distanze dal rilievo che assume la dimensione linguistica, rivendicando l’autonomia di quella visuale e discutendo anche l’idea stessa di descrizione, si tratterebbe allora di mettere meglio a fuoco i compiti della sociologia. Questo volume dà spazio a diverse prospettive e cerca di approfondire alcuni aspetti epistemico-metodologici della ricerca visuale, proponendo inoltre alcune tecniche di integrazione tra scrittura accademica e dimensione visuale nella diffusione dei risultati di ricerca.
2017
978-88-99688-30-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2679205
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