Le teorie e prassi pedagogico-educative non hanno sottolineato a sufficienza la rilevanza dell’intelligenza corporea e della creatività che, nella maggioranza dei casi, sono denigrate dal mondo adulto e imprigionate in un arido conformismo, precludendo così al bambino la possibilità di sperimentare e toccare con mano ciò che gli è offerto come oggetto di apprendimento, limitandolo alla semplice teorizzazione attraverso uno sterile astrattismo intellettuale. In un simile scenario, la creatività e la spontaneità, che caratterizzano il mondo infantile (e che dovrebbero continuare a caratterizzare tutte le età fino a quella adulta), ben presto scompaiono, fagocitate da un processo di meccanizzazione tipico dell’adultità, e con esse le produzioni artistiche che, al contrario, si nutrono di tali paradigmi. Le attività grafiche come quella dello scarabocchio e del disegno spontaneo, che traggono la loro linfa vitale da una genuina creatività, sono velocemente declassate dal transitare verso qualcosa di più ricercato e accurato, al punto che le forze grafo-motorie più profonde e autentiche tendono con facilità ad andare incontro a un processo d’involuzione, culminante nella scomparsa dell’attività grafica spontanea in epoca adolescenziale, se non già molto prima.
La creatività grafico-pittorica in laboratorio
Roberto Travaglini
2016
Abstract
Le teorie e prassi pedagogico-educative non hanno sottolineato a sufficienza la rilevanza dell’intelligenza corporea e della creatività che, nella maggioranza dei casi, sono denigrate dal mondo adulto e imprigionate in un arido conformismo, precludendo così al bambino la possibilità di sperimentare e toccare con mano ciò che gli è offerto come oggetto di apprendimento, limitandolo alla semplice teorizzazione attraverso uno sterile astrattismo intellettuale. In un simile scenario, la creatività e la spontaneità, che caratterizzano il mondo infantile (e che dovrebbero continuare a caratterizzare tutte le età fino a quella adulta), ben presto scompaiono, fagocitate da un processo di meccanizzazione tipico dell’adultità, e con esse le produzioni artistiche che, al contrario, si nutrono di tali paradigmi. Le attività grafiche come quella dello scarabocchio e del disegno spontaneo, che traggono la loro linfa vitale da una genuina creatività, sono velocemente declassate dal transitare verso qualcosa di più ricercato e accurato, al punto che le forze grafo-motorie più profonde e autentiche tendono con facilità ad andare incontro a un processo d’involuzione, culminante nella scomparsa dell’attività grafica spontanea in epoca adolescenziale, se non già molto prima.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.