L’intento di questa mostra è di porre in luce affinità tra speculazioni di Leonardo sulla scienza della pittura o aspetti del suo operato artistico e ricerca in psicologia dell’arte e in psicologia della percezione di impronta gestaltista. La guida prescelta per accompagnare il percorso espositivo è Alberto Argenton, psicologo dell’arte e artista, assieme ai suoi principali maestri d’elezione: Rudolf Arnheim, Paolo Bozzi e Gaetano Kanizsa. La mostra si snoda in 9 pannelli: dopo una breve introduzione all’immensa opera speculativa e creativa di Leonardo, vengono esplorati alcuni fattori e principi che pertengono e sovrintendono alla percezione e alla rappresentazione pittorica, riscontrabili nelle opere di Leonardo – ombra, trasparenza, completamento amodale, dinamica – mettendoli in relazione con annotazioni di Leonardo stesso, contenute nel suo “Libro di pittura”, con teorizzazioni elaborate dagli psicologi scelti come guida – Argenton, Arnheim, Bozzi e Kanizsa – e con esempi della produzione artistica di Argenton. Come specificano le curatrici della mostra, Laura Messina Argenton e Tamara Prest, gli accostamenti tra opere di Leonardo e opere di Argenton sono scelte operate a fini esemplificativi di temi comuni o dell’impiego di analoghe strategie rappresentative — preposte a ottenere particolari effetti dinamici ed espressivi e ricorrenti nella produzione artistica di ogni epoca, sia essa figurativa o non mimetica — con consapevolezza del ben diverso prestigio dei due personaggi così come della completa indipendenza del percorso artistico di Argenton. La mostra offre un percorso conoscitivo inedito all’opera di Leonardo e fornisce numerosi spunti per cogliere l’indiscutibile legame tra ricerca pittorica e ricerca psicologica sull’arte e sulla percezione visiva, evidenziando l’importanza di tale approccio, già sottolineato da Argenton nel suo volume Arte e cognizione: «l’arte è conoscenza e comprensione del mondo e la conoscenza e la comprensione psicologica del fenomeno artistico è indispensabile per contribuire a conoscere e a comprendere la natura umana» (Argenton, 1996, p. 320).
"Il pittore deve studiare con regola". Arte e psicologia della visione in Leonardo da Vinci con lo sguardo di Alberto Argenton e della Scuola di Psicologia della Gestalt dell'Università di Trieste
Claudio Tonzar
Supervision
;
2019
Abstract
L’intento di questa mostra è di porre in luce affinità tra speculazioni di Leonardo sulla scienza della pittura o aspetti del suo operato artistico e ricerca in psicologia dell’arte e in psicologia della percezione di impronta gestaltista. La guida prescelta per accompagnare il percorso espositivo è Alberto Argenton, psicologo dell’arte e artista, assieme ai suoi principali maestri d’elezione: Rudolf Arnheim, Paolo Bozzi e Gaetano Kanizsa. La mostra si snoda in 9 pannelli: dopo una breve introduzione all’immensa opera speculativa e creativa di Leonardo, vengono esplorati alcuni fattori e principi che pertengono e sovrintendono alla percezione e alla rappresentazione pittorica, riscontrabili nelle opere di Leonardo – ombra, trasparenza, completamento amodale, dinamica – mettendoli in relazione con annotazioni di Leonardo stesso, contenute nel suo “Libro di pittura”, con teorizzazioni elaborate dagli psicologi scelti come guida – Argenton, Arnheim, Bozzi e Kanizsa – e con esempi della produzione artistica di Argenton. Come specificano le curatrici della mostra, Laura Messina Argenton e Tamara Prest, gli accostamenti tra opere di Leonardo e opere di Argenton sono scelte operate a fini esemplificativi di temi comuni o dell’impiego di analoghe strategie rappresentative — preposte a ottenere particolari effetti dinamici ed espressivi e ricorrenti nella produzione artistica di ogni epoca, sia essa figurativa o non mimetica — con consapevolezza del ben diverso prestigio dei due personaggi così come della completa indipendenza del percorso artistico di Argenton. La mostra offre un percorso conoscitivo inedito all’opera di Leonardo e fornisce numerosi spunti per cogliere l’indiscutibile legame tra ricerca pittorica e ricerca psicologica sull’arte e sulla percezione visiva, evidenziando l’importanza di tale approccio, già sottolineato da Argenton nel suo volume Arte e cognizione: «l’arte è conoscenza e comprensione del mondo e la conoscenza e la comprensione psicologica del fenomeno artistico è indispensabile per contribuire a conoscere e a comprendere la natura umana» (Argenton, 1996, p. 320).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.