Quando si dice 'camouflage' si pensa a soldati che, con facce imbrattate, tute mimetiche e movimenti furtivi, tentano di passare inosservati allo sguardo dei nemici per attaccarli di sorpresa. Si pensa all’astuzia di animali deboli che, per sfuggire ai predatori, riproducono sul corpo forme e colori dell’ambiente circostante. Ma anche a pericolosi felini e terribili rapaci che ricorrono all’invisibilità per essere ancora più temibili. Potente arma di difesa e offesa, il camouflage mette in gioco una vasta gamma di strategie interattive e di tattiche del visibile, che permettono a esseri umani e animali di celarsi, trasformarsi e – il più delle volte – sopravvivere. Questo saggio analizza, con metodo semiotico, le operazioni di mimetizzazione di Ana Mendieta, Earth-Body a metà fra Land Art e Body Art
Il camouflage come arte della litote. Ana Mendieta, “EarthBody”
MIGLIORE T
2010
Abstract
Quando si dice 'camouflage' si pensa a soldati che, con facce imbrattate, tute mimetiche e movimenti furtivi, tentano di passare inosservati allo sguardo dei nemici per attaccarli di sorpresa. Si pensa all’astuzia di animali deboli che, per sfuggire ai predatori, riproducono sul corpo forme e colori dell’ambiente circostante. Ma anche a pericolosi felini e terribili rapaci che ricorrono all’invisibilità per essere ancora più temibili. Potente arma di difesa e offesa, il camouflage mette in gioco una vasta gamma di strategie interattive e di tattiche del visibile, che permettono a esseri umani e animali di celarsi, trasformarsi e – il più delle volte – sopravvivere. Questo saggio analizza, con metodo semiotico, le operazioni di mimetizzazione di Ana Mendieta, Earth-Body a metà fra Land Art e Body ArtI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.